All’inizio di questa terribile estate 2019 scopriamo che nel nostro civilissimo mondo, in una delle Regioni più benestanti d’Italia e più famosa per l’efficienza dei propri servizi sociali, nell’Emilia Romagna, proprio a Reggio Emilia, che si vantava di avere anche l’asilo più bello del mondo e tutti ci credevano, scopriamo che invece proprio quei servizi sociali, tanto vantati e pubblicizzati, vengono accusati di “sottrarre i bambini alle famiglie” con l’autorizzazione del Tribunale dei Minori e l’aiuto delle forze dell’ordine, senza adeguate giustificazioni, senza validi motivi, ricorrendo, nel caso di Bibbiano, alla manipolazione e falsificazione delle prove.

I video dei rapimenti e le tragiche testimonianze dei genitori coinvolti sono allucinanti: delle vere e proprie task-force composte da assistenti sociali e forze dell’ordine, si presentano in casa, si fanno aprire, ricorrendo anche ad espedienti se occorre, cercano i bambini e li prelevano, pure dalla culla se sono neonati, li portano via e la famiglia non li rivede mai più, né ha più alcun diritto nei loro confronti. Oppure succede che l’assistente sociale e le forze dell’ordine si presentano a scuola prelevano il minore e il genitore, che al termine delle lezioni lo va a riprendere, non solo non ritrova più il suo bambino, ma si ritrova dentro un ingranaggio che, una volta avviato, non gli dà più modo di difendersi, di spiegare al giudice la propria situazione, di far valere le proprie ragioni, né di seguire le sorti del proprio figlio, sostituito in toto dalle assistenti, che hanno avuto modo di poter formulare una qualche accusa contro quella famiglia, senza che queste siano verificate da nessuno. Per cui i bambini possono essere sottratti alla potestà genitoriale per ipotesi, per presunzioni, per sospetti, per puro e semplice abuso di potere e non per necessità, se non per una esigua minoranza.

Scoperto il vaso di Pandora, escono cifre da capogiro relative al numero di famiglie che hanno subìto questo genere di trattamento in tutta Italia, non solo a Bibbiano, e si scopre che sono migliaia i bambini sottratti ed “internati”, come sostiene il dott. Morcavallo, giudice presso il Tribunale dei Minori di Bologna dal 2009 al 2013, che da Magistrato ha tentato di correggere questa prassi con esposti e denunce, ma, sconfitto, si è dimesso dalla Magistratura.

“Sono migliaia questi bambini” dice Morcavallo “La verità è che nessuno sa quanti siano in nessuna parte d’Italia. Lo studio più recente, forse l’unico in materia, è del 2010: il ministero del Lavoro e delle politiche sociali calcolava che al 31 dicembre di quell’anno i bambini e i ragazzi portati via alle famiglie fossero in totale 39’698. Solo in Emilia erano 3’599. Ma la statistica ministeriale è molto inferiore al vero, io credo che un numero realistico superi i 50 mila casi.”

Siamo traumatizzati e increduli! Si fatica veramente a credere come possa essere possibile una simile realtà! Queste erano le atroci storie del mondo nazista all’inizio del ‘900, a quell’epoca sparivano i bambini, in quei film le SS entravano con la forza nelle case e portavano via le persone! Queste storie con il nostro mondo non dovevano averci più nulla a che fare! Noi siamo civili, democratici, laureati ed evoluti! Noi amiamo i bambini, li sappiamo proteggere e difendere… è orribile scoprire che non è vero e constatare che invece la storia si ripete con il nostro contributo, vedere che cambiano i dettagli, ma rimane inalterata la sostanza: agiamo le medesime atrocità, esercitando un potere senza scrupoli, senza amore, senza vergogna. Ancora oggi l’Umanità non ama i bambini, ama i soldi e il potere, come ci spiega Il dottor Morcavallo introducendoci nel più squallido e osceno business che si possa immaginare:

“Accuse senza nessuna prova e molti giudici onorari in aperto ed evidente conflitto di interesse!”, “Ma chi sono questi giudici onorari?”, viene chiesto all’ex Magistrato:

“Sono psicologi, sociologi, medici, assistenti sociali, che spesso hanno fondato le stesse case d’affido che prendono in carico i bambini sottratti alle famiglie e proprio per un’ordinanza a cui hanno partecipato. I giudici onorari vengono pagati un tanto per ogni atto. Certi fanno 20/30 udienze a settimana e incassano le parcelle del tribunale, ma intanto lavorano anche per gli istituti e le cooperative che accolgono i minori. È un business osceno e ricco, perché quasi sempre bambini e ragazzi vengono affidati ai centri per mesi e spesso per anni. E le rette a volte sono elevate: ci sono Comuni che pagano da 200 a 400 euro al giorno. Ipotizzando una stima, se in Italia sono almeno 50 mila i minori affidati, credo che costino allo Stato intorno a 1,5 miliardi l’anno, forse di più.”

In questa triste vicenda, senza entrare nel merito delle gravissime accuse specifiche contestate a quelle 19 persone di Bibbiano, Sindaco compreso, che in questi mesi sono indagati dalla Magistratura e che saranno sottoposte ad un doveroso giudizio, non si può sottacere e non mettere in luce il silenzio assordante delle forze politiche emiliane, Regione e Comuni, che in questo contesto hanno dato chiara testimonianza del voler difendere, coprire, sottovalutare, minimizzare e possibilmente negare la situazione esistente in materia di affidi. I cittadini si sono raccolti intorno ai danneggiati, agli umiliati e agli offesi, organizzando decine di fiaccolate a cui nessun Sindaco PD, pur essendo invitato e sollecitato, ha mai partecipato in nessuna città. Il PD di Bibbiano poi ha sostenuto e difeso il Sindaco e tutta l’organizzazione dei servizi sociali della Val D’Enza, proposti da questa amministrazione da sempre come un “modello istituzionale da emulare sul tema della tutela dei minori abusati” nonostante siano accusati di avere adottato metodi fortemente illeciti come le manipolazioni mentali, l’uso di strumenti ad impulsi bio-elettrici per modificare i ricordi dei bambini, pressioni psicologiche, ricatti e bugie sostenute ad oltranza per convincere i bambini di falsità. La politica emiliana, come quella nazionale, è del tutto scollegata dalla società, non ha più rapporto, non c’è comprensione: da Prodi, a Zingaretti, al sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, tutti sostengono che parlare di Bibbiano da parte dei media e raccontare questi fatti significa di fatto demonizzare una intera comunità.

L’opinione pubblica ha il diritto di conoscere la verità, ci sono dei bambini che debbono essere restituiti subito alla loro vita e c’è una comunità che si deve ritrovare in un percorso di reale rispetto dell’etica civile, domandandosi quale strada stia percorrendo e che obiettivi persegue. Eventuali tentativi di distorsione e depistaggio da una vera e seria indagine non potrebbero che dimostrare la ingloriosa fine di una politica smarrita in quelle stesse pastoie, in quegli stessi meandri, in quel buco nero dell’interesse personale che diceva da sempre di voler combattere. Ma quell’amore per i bambini che, sotto sotto, esiste, potente e forte, sta lavorando; l’incantesimo si sta spezzando, l’opinione pubblica si è allertata, i genitori sono vigili e presenti, determinati e inflessibili: la verità affermata ci potrà restituire una società finalmente libera da questi orrori, finalmente degna di guardare negli occhi delle creature innocenti, che stiamo ancora sacrificando sull’ignobile altare dell’avidità e dell’ignoranza.

Alla fine saranno proprio i bambini i principali autori della nostra liberazione dall’ideologia, qualunque sia il colore di turno, maschera adibita alla sottomissione e al controllo della libertà e del diritto.

Fonti:
RadioSpada.org – Bibbiano, una mamma rischiava di perdere i figli perché… pagava una babysitter
ItaliaEIlMondo.com – Non Solo Reggio Emilia, di Vincenza Palmieri
YouTube.com – Angeli e Demoni, drammatica testimonianza di un papà che ha perso figli e nipoti. Bibbiano 20/07/2019
YouTube.com – La verità su Bibbiano – parla l’ex magistrato Francesco Morcavallo
LaVerita.info – Su Bibbiano mancava soltanto Prodi: “Demonizzazione folle di un paese”
ImolaOggi.it – Bibbiano, Prodi: “sono i media che vogliono trovare un demonio”
IlFattoQuotidiano.it

Articolo di: Magda Piacentini