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La UE ci nasconde l’origine dei prodotti alimentari. Anche nel bel paese non è più obbligatorio segnalare la sede dello stabilimento di produzione.

La globalizzazione avanza senza sosta. Dopo l’entrata in vigore del Regolamento Ue 1169/2011, nelle etichette è necessario indicare solamente il marchio dell’azienda che commercializza il prodotto.

Ancora una volta le istituzioni favoriscono gli interessi delle multinazionali a discapito del popolo. L’evidenza dei fatti è lampante, chi ci governa ci ha venduto al miglior offerente.

Chi può avere dei vantaggi, se non le multinazionali, dall’omettere nell’etichetta la sede di produzione di un alimento. Per i CdA delle multinazionali rappresentiamo dei numeri. Dieci multinazionali controllano il cibo che mangiamo. Abbiamo barattato la nostra libertà per dei carrelli pieni di prodotti senza vitalità.

Per un consumatore la tracciabilità di un prodotto rappresenta uno dei pochi dati che lo possono aiutare nell’acquisto. Invece secondo la nuova direttiva europea il marchio deve sostituire ogni altra informazione di quello che acquistiamo.

I parassiti che comandano nelle multinazionali vogliono continuare a succhiarci la vita limitando in ogni modo possibile tutto ciò che può alimentare la consapevolezza.

Ma sono veramente furbi questi qua, con un’unica mossa oltre ad impedirci di “ragionare” ci spingono ad identificarci con i grandi marchi. Le multinazionali potranno rifornire gli scaffali dei nostri supermercati con dei prodotti fantasma. Inoltre le piccole e medie aziende, venendo meno l’aiuto della bandiera geografica di produzione, verranno più facilmente assimilate dalle corporation.

Dei politici in buona fede come potrebbero accettare tutto questo. Un elemento trainante della nostra economia è la produzione locale degli alimenti. Ci hanno spacciato come grandi vittorie le possibilità di apporre all’ eccellenze del made in Italy dei riconoscimenti a livello internazionale come doc e igp.

Adesso ci vogliono far credere altro, la tracciabilità del prodotto non è più necessaria, chi se ne frega chi è il produttore l’importante è che un brand la faccia da padrone.

Ma basta, boicottiamo questi parassiti dell’umanità, non acquistiamo i prodotti delle multinazionali.