Poche righe, alla stregua di una notizia di gossip, oppure della recensione di un film, testimonianza di come ormai tutto scorra in un impasto di notizie dove la farsa, il ridicolo, la tragedia e l’incredulità si mischiano in maniera indistinta alimentando l’assopimento di una società che sembra non possedere più gli anticorpi per debellare situazioni ormai aliene a questa umanità.
Sto parlando di una notizia che ho letto sul quotidiano la Repubblica e che riporta di una mensa scolastica vietata a 300 alunni nel comune di Ardea, in provincia di Roma, perché non possono permettersi di pagare in anticipo 40 pasti per un costo di 179,40 euro cadauno, per un totale di 7176 euro.
Ma quante sono le notizie come queste che passano praticamente inosservate, mentre la politica da avanspettacolo di quint’ordine si fa sempre più becera con il consenso di una società ormai anestetizzata e incapace di reagire a questi soprusi? Ormai rappresentano una cifra indegna di un Paese civile, incapace di tutelare soprattutto coloro che sono più indifesi.
Siamo in presenza di una politica vigliacca che sta sprofondando nel degrado, eppure ancora in grado di cantarsela e suonarsela, tutta impegnata in un continuo baccanale a reti unificate dove a farne le spese è un Paese che viene eroso continuamente nella sua dignità. Li vedi tronfi, ormai tutti intenti ad elargire uno spettacolo indecoroso che ormai oltrepassa il ridicolo.
Come si fa a rimanere imbambolati nel vedere bambini che non possono usufruire della mensa scolastica, edifici scolastici fatiscenti con l’aggiunta della minaccia eternit che incombe continuamente, personale docente che non viene messo in condizione di operare al meglio, e tutta una serie di lifting scolastici da parte di un governo che, proseguendo l’opera di quelli precedenti, apre le porte all’ignoranza come baluardo delle proprie malefatte? Infatti non si può.
A farne le spese sono sempre i più deboli, una fetta della popolazione che sta aumentando sempre di più, continuamente presa per fondelli perché, statene pur certi, al male non basta agire in questa direzione, egli vuole che si sappia chi è a compiere questi ladrocini, continuando a comportarsi sempre più da gradasso impunito, sempre più tutelato da chi è artefice di questo risiko del male.
Mentre a Roma Capitale si mangiano di tutto, in un piccolo comune romano mancano 7176 euro per consentire a 300 alunni poveri di usufruire della mensa scolastica. Non c’è che dire, il male gode in queste situazioni, perché egli prova maggiore piacere della propria condizione se è a conoscenza della sofferenza altrui così da mettere in risalto la propria tracotanza.
Fonte: articolo a firma di Clemente Pistilli su la Repubblica del 4/10/2015