downloadIl sostituto procuratore generale, Antonio Lamanna, ha dato parere favorevole alla richiesta di affidamento in prova ai servizi sociali di Silvio Berlusconi per scontare la pena residua di un anno. L’ultima parola spetta ora al Tribunale di Sorveglianza, ma non ci dovrebbero essere sorprese, e la decisione definitiva avverrà entro un paio di settimane.

Viene da chiedersi, se nella decisione, è stato tenuto in considerazione il sondaggio che il quotidiano inglese The Guardian ha proposto ai suoi lettori, i quali venivano invitati a scegliere quale vestito Berlusconi avrebbe indossato nello scontare la pena che gli è stata comminata.

Le opzioni erano cinque: operatore di servizio sociale, clown, giardiniere, operatore di un rifugio per animali domestici e di un carcerato, tutte sulle base di offerte che l’ex premier ha ricevuto. Per ogni destinazione c’è una uniforme, che il Guardian accompagna con una breve spiegazione: dalla tuta a strisce bianche e nere per gli arresti domiciliari, al vestito variopinto per il clown con tanto di pallina rossa sul naso, agli stivali e la pala per il giardiniere.

In ogni caso, la pletora variopinta di fedelissimi, ha subito ribadito ancora una volta come un disco rotto la necessità che Berlusconi abbia questa benedetta agibilità politica. Avrei preferito tutt’altra agibilità, per esempio la possibilità che l’ex cavaliere facesse finalmente qualcosa di utile per il paese, per esempio mettendosi da parte. Temo in ogni caso che, qualsiasi vestito si metterà, manterrà in ogni caso “l’impicciabilità politica, visto che non si toglierà d’impiccio tanto facilmente.

Pazienza, ogni cosa ha il suo tempo, e se è vero che si raccoglie ciò che si è seminato, mi sa che il futuro non sarà tanto roseo. In ogni caso la vita è più forte, alternando regimi, dittature, democrazie e chi più ha più ne metta, quindi niente paura la vita evolve comunque per prove ed errori, e sarà in ogni caso l’esperienza che sancirà una maggiore maturità del paese.

Fra tutti i commenti, non so perché, quello di Brunetta ha modo sempre di distinguersi per “arguzia” e “sagacia”, svettando sugli altri. Egli ha detto che Berlusconi ha dimostrato statura di leader e di statista, essendo riuscito a trasformare il suo dolore in un a forza propositiva per il paese. Ma visto che possiede un cappello a cilindro inesauribile, oggi ha paragonato Silvio ad Aung San Suu Kyi, politica birmana, attiva da molti anni ed incarcerata per questo, contro l’oppressione di una rigida dittatura militare. Non c’è bisogno di commentare, basta informarsi per comprendere la distanza che intercorre fra queste due persone.

Ma si sa la chiarezza non è importante, bensì l’esatto contrario, ciò che veramente conta è foraggiare strilloni che con le loro armi di distrazione di massa rendono sempre più difficile l’orientamento.

Forza e coraggio, abbiamo fatto 20… di anni “berluscontati”, possiamo fare anche 21, e se sarà necessario anche 22, tanto la dignità di essere umani non ce la toglieranno mai, perché ci sarà sempre un tempo ed uno spazio nel quale coltivare il Buono, il Bello ed il Vero…anche se Berlusconi, e tutti gli altri, dovessero avere ogni tipo di agibilità.