Il Tamiflu è il farmaco che ci avrebbe salvato dall’aviaria, impedendo il passaggio dell’influenza dai polli all’uomo su scala mondiale. Quando scoppiò questo caso nel 2009, Big Pharma ebbe subito a cuore le sorti dell’umanità, allertandoci con grafici clinici catastrofici, e mettendoci in guardia dai rischi che, solo in Italia, avrebbero dovuto mietere 150mila vittime. Oggi scopriamo che questo allarme era infondato, il farmaco era inutile, ma tanta fu la paura somministrata, che 50 milioni di persone nel mondo lo utilizzarono, con una spesa di 2,64 miliardi di euro.
Lo dice uno studio di un gruppo di scienziati indipendenti della Cochrane Collaboration, pubblicato sul British medical journal, asserendo che per l’influenza aviaria, l’antivirale della Roche non ha prevenuto la diffusione della presunta pandemia, perché si contrappose con gli effetti del più conosciuto paracetamolo, alla stregua quindi di una comune tachipirina. Ma come si vengono a sapere male le cose. La nostra salute è proprio in buone mani, quelle di una potentissima lobby che trae dalle malattie, soprattutto quelle croniche e terribili, la fonte dei suoi guadagni.
Siamo di fronte a veri e propri criminali che giocano con la nostra salute, diffondendo allarmismi che concorrono al consumo di farmaci. Malattie vere o presunte non importa, ciò che occorre è veicolare la paura, e la conseguente psicosi in ogni modo possibile, poi il gioco è fatto. Gente avida, ormai preda di forze aliene, diviene l’esecutore di un progetto di distruzione di massa tendente ad inibire la vita su questo pianeta.
La Roche non è nuova a questi delitti contro l’umanità, recentemente è stata condannata assieme alla consorella Novartis per il cartello che favorì il costosissimo Lucentis al posto del più accessibile Avastin, per la cura della maculopatia. Rendiamoci conto di che cosa ci fanno ingurgitare delegando a questi piranha la nostra salute, è ora di dire basta, bisogna aprire gli occhi e chiudere i portafogli, perché i vaccini contengono di tutto meno che agenti risananti, come emerso da studi indipendenti smarcati dal servilismo cieco e avido.
In questo modo il denaro pubblico viene sperperato con l’avvallo di servitori che blandiscono queste multinazionali di morte. Il governo Berlusconi spese 50 milioni per i vaccini poi rimasti inutilizzati, grazie al terrore sparso da ricercatori e industrie farmaceutiche, in questo caso la Merial di Noventa Vicentina specializzata nella produzione di vaccini aviari. La procura di Roma sta indagando come tutto questo venne trasformato ad arte in una epidemia pronta a d esplodere.
In Italia fu Ovidio Brignoli, vicepresidente della Società italiana di medicina generale, a contribuire alla diffusione di questo allarmismo alla fine di una conferenza europea che si tenne a Malta, rivelando le previsioni degli epidemiologi, dati che diedero una spinta decisiva al panico e la conseguente corsa all’acquisto del famigerato Tamiflu.
Tutto nel nome della nostra salute che, senza questi personaggi lautamente foraggiati, sarebbe più al sicuro. Ora il Brignoli ci dice che effettivamente ci fu uno sbaglio e che quell’allarme fu infondato. Naturalmente ci viene detto che quei calcoli furono teoricamente corretti e accurati, forse un po’ troppo sovrastimati, scusate quindi abbiamo scherzato, parola torna indietro, peccato che ciò che non tornerà mai è il denaro pubblico sperperato.
La medicina cresce sugli errori rimarca Brignoli in una intervista al quotidiano Repubblica, e questo dovrebbe rassicurarci secondo lui. Peccato che l’essere umano sia ormai divenuto una discarica nel quale sversare ogni tipo di sostanza tossica e inquinante, questo con il beneplacito di una parte di umanità consenziente che tratta il genere umano come cavia per i propri interessi.