L’hanno visto in tanti, il cielo infuocato ha richiamato l’attenzione di tutti.
Le pagine dei social e dei blog si sono riempite di foto mozzafiato i cui commenti, a differenza del pensiero di molti cittadini e della “scienza meteo,” non erano abbagliati dalla meraviglia dei colori, ma preoccupati, vedendo chiaro il livello di inquinamento chimico e pensando alle conseguenze spaventose che produce la tolleranza nei confronti degli esperimenti scientifico-militari, l’inesauribile attività dell’industria bellica, che gioca con le nostre vite e si diverte a distruggere il nostro Pianeta.
Anche il mio pensiero è andato subito all’ultimo brevetto che il mini staff scientifico di Riprendiamoci il Pianeta ha estrapolato dalla marea infinita di carte che si affollano intorno a questi sconosciuti problemi, anche se super documentati: https://www.google.it/patents/USRE29142?dq=RE+29142+Combustible+compositions+for+generating+aerosols,+particularly+suitable+for+cloud+modification+and+
Questo brevetto US RE29142 E ha questo titolo: Composizioni combustibili per la generazione di aerosol , particolarmente adatti per la modifica delle nuvole e il controllo del tempo e il processo di aerosolizzazione.
E’ stato assegnato al Consiglio Nazionale delle Ricerche e l’Estratto recita:
Una composizione combustibile per la generazione di aerosol per il controllo e la modifica delle condizioni atmosferiche costituite da una sostanza facilmente ossidabile selezionata dal gruppo costituito da alluminio, magnesio, metalli alcalini e metalli alcalini; un agente ossidante scelto tra i seguenti gruppi:
(a) composti di zolfo e zolfo; e b) nitrati organici e inorganici, clorati alcalini e clorati di ammonio e perclorati;
Il rapporto molare della sostanza ossidabile all’agente ossidante è compreso tra 1,5: 1 e 3,5: 1 e un solido igroscopico stabile che non partecipa direttamente al processo di combustione della composizione combustibile, detto solido igroscopico presente in quantità fino a 40 % del peso totale della composizione combustibile, della sostanza ossidabile, dell’agente ossidante e della sostanza igroscopica avente una dimensione di particelle nell’intervallo da -140 a +270 maglie ed un primer che inizia la combustione di detta composizione per cui durante la combustione, un fumo di aerosol finemente disperso costituito da nuclei di condensazione moderatamente igroscopici, e un gas non igroscopico si evolve simultaneamente, detto gas che agisce per disperdere detti nuclei.
Il quale Estratto, tradotto in termini semplicemente più chiari, pare significhi: questo è un brevetto per la composizione di un combustibile utilizzato per il controllo e la modifica delle condizioni atmosferiche che, oltre a sostanze varie che nomina e dice essere igroscopiche ,( cioè secondo il vocabolario italiano igroscopico si dice di sostanza capace di assorbire l’acqua presente nell’atmosfera), utilizza e disperde zolfo e composti di zolfo per la dispersione di detti nuclei presenti nell’atmosfera formati da quel gas disperso che vediamo bene essere finte nuvole.
Condensato in un gergo che non facilita vediamo comunque fotografato quello che succede nel nostro ambiente: la sistematica dispersione di gas in atmosfera tramite veicoli adeguati allo scopo, che assorbe l’acqua delle nuvole, impediscono la pioggia, creano siccità, ma non solo, irrorando l’atmosfera di zolfo o di composti di zolfo, favoriscono, se non innescano direttamente, incendi quali quelli che si sprigionano guarda caso in continuazione là dove insistono maggiormente le scie chimiche, formate da questa tipologia di brevetti e che ora stanno devastando il Piemonte.
Il mio pensiero poi è andato all’Apocalisse di Giovanni:
“…La terza parte degli uomini fu uccisa da questi tre flagelli: dal fuoco, dal fumo e dallo zolfo…
…E vennero folgori e voci e tuoni e terremoto e grossa grandine…”
Non mi voglio spacciare per esperta né di scienza, né di teologia, ma se abbiamo tutti imparato a leggere, non lo abbiamo fatto per poi continuare a credere di non essere in grado di capire quello che leggiamo! Non mi è difficile credere che, spargendo zolfo nell’atmosfera e in quantità industriali, come dimostrano le foto che ritraggono il livore dei nostri cieli, sia sicuramente possibile vedersi precipitare addosso palle di fuoco: zolfo ed elettricità non possono che generare il fuoco!
Noi, popolo, sentiamo di essere nel pieno di uno scontro totale tra le forze migliori e benevoli nei confronti della vita e l’irrazionale, il caos, il male con tutte le sue infinite sfumature e tragedie: dobbiamo decidere in fretta da che parte vogliamo stare e controllare la nostra coerenza.
In mezzo ci lasciamo i servi, quelli che non decideranno mai, ma che ubbidiscono all’ordine impartito di smorzare, sminuire, confondere, mentire e impedire comprensioni e cambiamenti.
Il “corriere delle sera”, capofila di questo esercito di mentitori per profitto, divulga come sempre una falsa teoria pseudoscientifica, l’effetto è dovuto alle:
“Nubi lenticolari, vengono chiamate. Ma cosa sono le nubi lenticolari?
Come ci spiega sulla pagina Facebook del Centro Meteorologico lombardo, sono nubi così chiamate per la loro forma a «lente». Si originano in presenza delle «onde orografiche», quando un flusso d’aria viene modellato dall’ orografia dei rilievi montuosi e genera quindi le tipiche «ondulazioni». Le nubi lenticolari si formano in presenza di particolari condizioni meteorologiche, di umidità e di flussi d’aria.”
Ecco questa scienza cerca un nome qualsiasi da dare alle nuvole e la risolve così, giornalisti soddisfatti e consenzienti e con loro buona parte dell’opinione pubblica.
A noi non ci basta! Le loro spiegazioni non spiegano nulla! Riprendiamoci il Pianeta ci ha guardato dentro da molto, abbiamo imparato a leggere e la scelta l’abbiamo fatta da un pezzo, purtroppo però, mentre ricerchiamo, leggiamo, scriviamo, documentiamo, discutiamo…il nostro paese brucia, sta andando a pezzi.