
Il circo del mondiale di calcio 2014 è partito alla grande, scoppiettante come ci si attendeva, quale migliore occasione per “inebriare” le coscienze, ubriacandole in ogni maniera con una ridda di frasi fatte e di situazioni sempre sull’orlo della tragedia, con titoloni che richiamano continuamente alla guerra.
Ma ben venga tutto questo, perché abbiamo bisogno di svagarci, da che cosa non è molto chiaro, visto che ci stanno riducendo con le pezze al culo, ma beata ignoranza, meglio far finta di niente, anzi tutti coesi a far festa in caso di vittoria dell’italico pallone, mentre se c’è da condividere uno straccio di umanità, magari tendendo la mano all’altro siamo più schizzinosi. Eh già, il calcio ha il potere di abbattere le barriere… quelle del buon senso però.
La disoccupazione aumenta sempre più in maniera impressionante, e i giovani a patirne maggiormente le conseguenze. La scuola è fatiscente in tutti i sensi, ormai imbrigliata e non più in grado di essere educativa e formativa per le nuove generazioni. Abbiamo una classe politica indecente, corrotta e impudente, per la quale si continua a parteggiare, malgrado abbia ormai svenduto questo paese… poi ci sarebbe tanto altro, e se volete potete aggiungerlo voi.
In tutto questo si colloca il mondiale di calcio 2014, dove i semidei dei calciatori rappresentano il nostro riscatto, e ai quali affidiamo il nostro futuro. Vincete ragazzi solo voi potete darmi fiducia e forza, solo attraverso le vostre pedate potrò ancora sentirmi vivo e pieno di entusiasmo.
Ma fare altro no? Magari andando a fare una passeggiata scoprendosi vivi, e non plastificati davanti ad un televisore. Velate i miei occhi e il mio cuore, non voglio né vedere né sentire, voglio solo rilassarmi… peccato che questo rilassamento faccia il gioco del nemico, perché mettendo la testa sotto la sabbia si mettono a rischio parti meno nobili del nostro corpo.
Mettiamo quindi il cervello a scartamento ridotto, riduciamolo al lumicino, non è più tempo per pensare, iberniamolo in attesa che uno scienziato illuminato scopra la cura, affinché l’umanità sia preservata e in grado di riappropriarsi del suo lignaggio. La capacità di discriminare è uno dei beni più preziosi che possediamo, consegnare i cervelli senza colpo ferire, in altri tempi avrebbe comportato la fucilazione alla schiena per il disonore.
Parteggiamo pure per i nostri eroi, espressione di un mondo calcistico la cui connivenza con la malavita è acclarata, squadre di calcio continuamente in passivo, le quali molto probabilmente servono anche a riciclare il denaro, visto che ai vertici di queste società vi sono imprenditori dall’aspetto poco rassicurante.
Il risultato è che ovunque si vada qualche schizzo di questo mondiale di calcio 2014 lo si becca, con il rischio di infettarsi, sì perché siamo in presenza di una malattia simile alla paresi sul piano fisico, la quale impedisce ai neuroni di trovare modalità più appaganti e nutrienti per socializzare. C’è bisogno dello sport per sentirsi tutti fratelli, e allora perché non invaderci a tutte le ore con questo morbo, ma fratelli de che?
Questo è quello che vogliono farci credere, ma credo che il vero intento sia quello di radunarci tutti insieme, catatonici davanti allo schermo, per questo rito di gruppo dove l’officiante è rappresentato da tutte quelle multinazionali che fanno profitto sulla nostra pelle stampandoci un codice a barre sulla pelle o infilandoci microchip senza che ce ne accorgiamo.
Nel mondiale di calcio 2014 si rinnovano gli scempi, “cattedrali” costruite nel deserto, solo con lo scopo di ingrassare coloro che della corruzione fanno uno stile di vita. Che importa se è morto qualcuno perché bisognava fare in fretta, tanto era solo carne da macello. Che importa se non state create le condizioni perché i bambini potessero avere un futuro migliore, magari rendendo le favelas più umane, ma si sa che droga, prostituzione e vendita di organi fanno profitto.
Questo è il mondiale di calcio più costoso della storia, e il budget stabilito nel 2007 si è triplicato strada facendo fagocitato dall’avidità disumana. Per inciso il mondiale di calcio 2014 è costato 11 miliardi di dollari, una cifra iperbolica, ma tranquilli lo fanno per il nostro bene drogandoci.
Sognare è comunque bello, pensate se questo baraccone di nani, ballerine, giocolieri e domatori, avesse avuto un moto di dignità. Pensate se invece di andare in Brasile questa gente fosse rimasta a casa facendo del volontariato, donando risorse umane e monetarie a chi ha veramente bisogno. Questo sarebbe stato veramente un bel modo di trasmettere serenità, invece di mettere in piedi un circo nel quale gli animali in gabbia siamo noi, domati e mazziati.

Questo sarebbe un bel modo di dare l’esempio, testimoniando concretamente che dare dei calci ad un pallone è un gioco capace di aggregare i cuori, e non di spegnerli vedendo giocatori trasfigurati in volto perché buttano una palla nella rete. Ma per fortuna c’è il nostro Papa Francesco che benedice tutto questo mandando un messaggio su twitter, perdendo un’altra occasione per dimostrarsi umano.