Ho fatto della ricerca e comprensione delle leggi che regolano la Vita una delle maggiori motivazioni della mia esistenza, il passatempo preferito, l’hobby indispensabile, il gioco irrinunciabile, il bello e il vero, che posso concretamente praticare, quel gradino-livello-pezzetto di amore che mi riesce di realizzare. E’ un gioco affascinante e crudele ad un tempo ed è tale che, se lo si inizia, non lo si smette più. In virtù di questo gioco, che pratico ormai da una ventina di anni, oggi, guardando fuori dalla finestra di casa mia mentre scrivo, ho la consapevolezza di vedere un paesaggio avvolto da una nebbia chimica illuminata da lontani e fiochi raggi di sole, che non riescono a penetrare questa barriera densa di veleni intossicanti, che uccidono lentamente la nostra salute, la nostra vitalità, la stessa vita del Pianeta.

Avere questa consapevolezza significa semplicemente sapere che le cose stanno così, che quella lì è nebbia chimica, indipendentemente da qualunque cosa dica o creda chiunque altro. Ed è anche un sapere di prenderci con certezza, senza avere bisogno di dimostrazioni, conferme, riconoscimenti. La mia percezione e la mia intuizione sono la consapevolezza. So, sono certa, conosco, ma so anche di non poter condividere questa certezza se non con chi, seguendo i suoi personali percorsi, ha raggiunto lo stesso obiettivo e ha imparato a conoscere la “consapevolezza”.

Così come sono consapevole della nebbia chimica, conosco con sicurezza tante altre cose, politiche o personali, ma non è così ancora per la maggioranza della gente immersa nella confusione, nella illusione, nella incertezza, nel luogo comune e che in genere si adegua alla propaganda televisiva o all’opinione preconfezionata dai media. Tutte cose molto note, cavallo di battaglia di tutti coloro che piuttosto che inseguire maturità e indipendenza, hanno come hobby preferito, il controllo, la manipolazione, l’ambizione e la voglia di sottomettere e di creare servi al servizio di padroni.

Consapevolezza e Potere non vanno d’accordo, non si incontrano, si temono, si combattono, si fanno una guerra infinita, senza tregua. Perché?

Semplicemente perché sono entrambi Potere, l’uno il Potere di pochi, l’altro l’unico Potere possibile dei molti, e l’uno elimina l’altro.

Naturalmente il Potere dei pochi teme moltissimo il Potere dei molti; quei pochi possono comandare e imporre solo fino a quando i molti non prendono coscienza di sé, delle proprie possibilità, del proprio Potere. Purtroppo i molti non lo sanno e non vogliono rendersene conto, si identificano ancora con il Potere dei pochi, lo condividono e lo sostengono. Non ne traggono alcun sostanziale beneficio, ma la loro identità, la loro certezza è quella di chi gli sta sopra, di tanto o di poco non importa. Il ruolo dei molti è ben definito e codificato: si accontentano, se occorre si ridimensionano, si fanno piccoli-piccoli oppure grossi- grossi nei confronti di chi gli sta appena più sotto, riproponendo il loro stesso modello di sudditanza e non hanno idea di quanto tradiscono se stessi.

Le leggi della vita però esistono, percorrono le strade più impensate e sconosciute ma si affermano.

A sorpresa ci sono stati di recente due imprevisti che hanno dimostrato l’esistenza di una radice di libertà che non si è dominata del tutto: in Italia il referendum sulla Costituzione vinto dalla libertà di opinione di molti cittadini che non si sono lasciati condizionare e in America l’elezione di un personaggio, fortemente osteggiato da tutta la stampa e dai media americani, che comunque si insedia alla Casa Bianca.

Terrore! I pochi si sentono minacciati dalla libertà di pensiero e di azione che sta sopravvivendo in questo controllatissimo pianeta, ridotto sempre di più a una specie di gabbia monitorata, dove tutto è il più ristretto possibile. Poveretti anche gli Americani, avevano solo due candidati da scegliere: o l’uno o l’altro; si vede che dell’uno ne avevano avuto abbastanza!

E questo è sufficiente a scatenare prudentemente ulteriore restrizione, chiamando a raccolta tutte le forze disponibili.

Le prime, che si presentano e si prestano in Italia sono due donne: la Presidente della Camera on.Boldrini, che raccoglie firme per censurare la rete che diffonde fake news e la senatrice Adele Gambaro, che firma un disegno di legge, che prevede il carcere per chi le scrive o le diffonde.

Nessuno le ha concretamente chiamate o coinvolte, la loro correità è sicuramente volontaria! E’ facile che in certi frangenti  le donne accorrano e si facciano carico, che ci pensino loro, ritenendo anche inconsapevolmente che queste siano cose da donna!

Gradualmente il Potere dei pochi ci ha aperto per convenienza quasi tutte le sue stanze. Siamo entrate nelle sfere più basse perfino degli ambienti militari, si aprono piccoli spazi anche nel Potere religioso, ma sia ben chiaro, ci sono regole ben codificate da rispettare che valgono per tutti: nelle stanze del Potere si entra da servi e non da Esseri liberi e chi meglio delle donne può servire da questo punto di vista?

Da millenni sono addette al servire, e oggi non possono fare altro che esprimere ancora quel livello di femminilità consolidato che si concretizza nell’ assecondare, ubbidire, normalizzare ed esercitano con naturalezza il loro potere: inibire, reprimere, subire e far subire. Sono le alleate più preziose, più indispensabili, le più convinte e più convincenti: parlano con la pancia, l’utero, il cuore, la gola, attraggono o distraggono, proteggono o distruggono.

Le donne consapevoli saranno la rovina definitiva del Potere e saranno le realizzatrici della libertà, dell’autonomia, della maturità, della responsabilità, di tutto quello che il Potere ostacola e combatte, sapendo che quelle sono le uniche cause della sua Fine.

Sto sorridendo, perché ci stiamo avvicinando alla centesima scimmia…la consapevolezza misteriosamente avanza!

La crociata della Boldrini e della Gambaro rivelano la paura dello scontro finale. La consapevolezza è un’arma più forte di tutte quelle inventate dalla NATO, che sicuramente non ha scherzato in settant’anni di ricerca militare, ma soprattutto è un’arma silenziosa e invisibile, che si espande da sola, va avanti, cresce, raggiunge posti impensati, penetra nelle menti più chiuse e se le raggiunge non si sradica più, non si ferma, non si toglie, non si vince.

Il Potere dei pochi è fregato, sta cedendo il passo, viene sempre meglio identificato e smascherato, non ha scampo. Per adesso qualche donna gli è ancora alleata, ma la centesima scimmia che sta per essere raggiunta lo denuderà degli ultimi brandelli dei suoi vestiti vecchi e consunti, taglierà definitivamente i ponti con lui, scegliendo la LIBERTA’. Noi tutti possiamo, noi tutti abbiamo Potere, la libertà è il Potere degli Esseri Umani.