Immagine del giorno: L’angelo Custode (olio su tela, cm 292x178), di Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guercino (Cento1591 – Bologna 1666), Pinacoteca Civica di Fano
L’angelo Custode (olio su tela, cm 292×178), di Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guercino (Cento1591 – Bologna 1666), Pinacoteca Civica di Fano

Mi ha incuriosito una notizia che riportava il fatto che chi crede all’Angelo custode è più prudente. Sapere di una entità che “osserva” e “controlla” le nostre mosse, secondo i risultati apparsi sulla rivista Sage Open, pare che induca le persone a correre meno rischi, contrariamente a quello che si potrebbe pensare, così è emerso da un campione di 198 persone intervistate da alcuni ricercatori della York University.

Per quanto mi riguarda credo all’Angelo custode, e lo identifico con l’Anima, il nostro Sé superiore, una presenza che orienta le nostre vite attraverso una progettualità tendente a rimuovere l’ignoranza, donando quella conoscenza in grado di discriminare gli eventi, che solo l’esperienza può dare.

Sapere di avere un’Anima è di grande conforto, ma esserne consapevoli lo è molto di più, avendo modo di vivere le esperienze con una visione più ampia, percependone meglio il senso, i limiti, e i rischi contenuti nelle nostre scelte. In poche parole si parla di capacità di discriminare, senza quella sfrontatezza di fronte al pericolo che solo l’ignoranza può dare.

Non so quanto possa essere affidabile questo studio, i ricercatori hanno chiesto ai partecipanti di giudicare la guida pericolosa, e coloro che credono all’Angelo custode la ritengono un atteggiamento rischioso a un livello 2 in una scala da 1 a 5, mentre coloro che non credono ad una “protezione invisibile” assegnano un rischio di livello 3… ognuno valuti secondo il proprio sentire.

L’ignoranza non è mai una buona alleata, affidarsi a qualcosa di “superiore” è sempre una bell’andare, come per esempio il “sesto senso”, che se poi dovesse “sconfinare” nell’Anima sarebbe un bel successo.