Discarica-Macchia-Soprana-Foto-300x200La discarica di Macchia Soprana situata a Serre in provincia di Salerno, fu definita la più sicura d’Italia quando venne inaugurata nel 2007 in piena emergenza rifiuti, ma è ormai diventata una bomba ecologica, visto il progressivo smottamento che, se dovesse proseguire, inquinerebbe il sottostante fiume Sele in maniera irreversibile.

Macchia Soprana venne chiusa nell’agosto del 2008 perché totalmente saturata. Venne costruita in questo punto seguendo l’idea del male minore, salvando l’area di Valle della Masseria, ritenuta di maggiore pregio. La teoria del male minore, perorata dal commissario di governo per l’emergenza di allora, Giulio Bertolaso ebbe la meglio nei confronti del ministro verde Alfonso Pecoraro Scanio.

Gli scrupoli debbono essere franati molto prima della costruzione di questa discarica, visto che si decise di inaugurare questo impianto in una scarpata argillosa, all’interno di un bosco di macchia mediterranea di circa 200 ettari, e a poca distanza da una diga strategica per l’agricoltura del salernitano. Da oltre settanta anni, ricordano gli attivisti di ‘Serre per la vita, da questa diga partono i canali per l’irrigazione della piana del Sele in cui operano aziende agricole che esportano primizie in tutto il mondo”.

Vedere questo luogo, nel quale è finito tutto e di più senza nessun controllo, ci dà l’idea di come stiamo svendendo questo pianeta in cambio di un piatto di lenticchie. La recente apparizione del percolato, non consente molte speranze a questo luogo, perché possa essere risanato in tempi brevi.

Il percolato è un liquido che trae principalmente origine dall’infiltrazione di acqua nella massa dei rifiuti o dalla decomposizione degli stessi. La conseguente fuoriuscita dalla vasca del percolato è segno di una rottura dei teloni posti alla base e intorno ai rifiuti, un segnale inequivocabile della terribile tragedia che si sta compiendo.

Rimango allibito nel leggere queste notizie, ancora non mi capacito che un essere umano sia in grado anche solo di pensare una cosa del genere, figurarsi metterla in pratica. No, non sono esseri umani, non possono esserlo, perché l’umanità è un altro modo di vivere, e non si macchierebbe di questi crimini.

Siamo davanti a macchine programmate per distruggere il genere umano, fredde e spietate, spente nel cuore e nell’anima. Inquinare terreni, i cui frutti avveleneranno per generazioni, significa compiere un genocidio programmato.

 

Giulio Bertolaso
Giulio Bertolaso

Eppure questi involucri svuotati di ogni umanità, appongono le loro firme con il sorriso sulle labbra, servi di forze aliene che si servono dell’avidità umana per infiltrarsi all’interno del pianeta Terra, che prima o poi, ne sono sicuro, si scrollerà di dosso queste zecche succhiatrici di sangue.

La vita è più forte e ho fiducia nei suoi tempi, malgradoil male che si sa, è più palese, e desideroso di mostrarsi per mettere il suo sigillo sulle nefandezze che compie costantemente. Tutti devono vederlo, così che possa godere della distruttività che riesce a procurare.

Esiste un tempo per ogni cosa, e malgrado il male sembri avere campo vinto, sono sempre più fiducioso in un bene costantemente presente, e che al momento opportuno saprà affermarsi con tutto il suo amore.

Sta solo aspettando il momento giusto, la via di minore resistenza, perché il bene alla fine vince sempre, e vale sempre la pena rimanere umani e coerenti con la propria vera natura.

Le forze sane di questo pianeta debbono unirsi, forti della scintilla che alberga nei loro cuori, capace di incendiare le coscienze, così che possano uscire da questo guado, e proiettare l’umanità nel Buono, nel Bello e nel Vero.

Ce la faremo, ne sono sicuro!