Un quotidiano di Lecce il 21 gennaio esce con una notizia strepitosa: un dubbio amletico ha attraversato la mente dell’ex sindaco di Lecce, ex ministro delle risorse agricole nel governo Berlusconi 1994/95: Adriana Poli Bertone.

Una completa carriera politica alle spalle: Eurodeputato di AN dal 2004 al 2008, in seguito senatrice del PdL, aderente nel 2014 a Fratelli d’Italia, da cui poi è stata sospesa e candidata da Forza Italia alla Presidenza della Regione Puglia nel 2015.

Sulla sua postazione di facebook riporta:

Gli USA confessano di fare uso delle scie chimiche sul territorio Italiano. Se la notizia fosse confermata avremo tutto il diritto di chiedere se la diffusione della xylella sul territorio pugliese e salentino in particolare non sia da attribuire a questo fenomeno”.
“…Riflettiamo. Nel tempo è stata distrutta la nostra agricoltura a partire dalla eliminazione del tabacco (la cui coltivazione è stata spostata in altre parti del mondo), della vite, ora dell’ulivo secondo una volontà precisa dell’Europa che, guarda caso, proprio in coincidenza della sciagura xylella, concede alla Tunisia l’importazione di quantità esponenziali di olio, il ministero dell’Agricoltura italiano fa un bel piano di eradicazione degli alberi, i terreni ‘infetti’ vengono dichiarati inedificabili per 15 anni e i referendum sulle trivellazioni vengono pressoché eliminati.”

Uno scenario da vero e proprio complottismo prospettato da una militante politica , di quella politica normale che è, in genere, capace di non vedere, non sentire e non capire quando ha degli interesse considerati superiori da difendere, e che, all’improvviso, vede, capisce e parla, presupponendo anche che xylella faccia rima con trivella .

Dubbio che sinceramente condividiamo specialmente dopo che l’alto rappresentante per la politica estera dell’UE, Federica Mogherini, ha proposto di incrementare l’importazione dell’olio dalla Tunisia esente da dazio. Un “ piccolo incremento” si fa per dire: si tratta di 70 mila tonnellate di olio in un biennio: ovvero, per avere un’idea, del totale della produzione del Portogallo.

Abbiamo già osservato, a proposito di complottismo, che, sarà una coincidenza, ma le maggiori fregature assegnate al popolo Italiano da questi indecorosi governi hanno una firma femminile. Ricordiamo la “così detta riforma” delle pensioni, firmata Fornero e tutta la relativa, indecente questione degli esodati, prodotta da quei provvedimenti, ed ora un’altra donna firma la fine economica del Salento, affossando uno dei migliori prodotti che potremmo vantarci di consegnare al mondo, essendo l’olio extra vergine del Salento, secondo gli ultimi studi, il numero uno al mondo per proprietà organolettiche e polifenoliche.

Di fronte a questo scenario se una donna in politica all’improvviso decide di riflettere e si domanda che cosa sta facendo, lo prendiamo volentieri come un segno di speranza che si può ritrovare se stessi e la propria dignità, che al di là degli interessi personali e di carriera politica, forse si può riuscire anche a salvare qualcosa della propria Terra, che, se incomincia una, poi anche altre troveranno la forza di non lasciarsi strumentalizzare.

Coraggio, la forza è femminile, ritrovatela donne ovunque siate, ripuliamo la Terra, riprendiamoci il Pianeta per farne quel Paradiso Terrestre che potrebbe essere.