Macaone
Macaone

Questo articolo nasce dalla considerazione che vedo sempre meno farfalle, e visto che abito in campagna non mi sembra poi del tutto normale. Sono un cacciatore di farfalle pentito, nel senso che da monello, assieme al mio amico cercavamo di catturarle, immersi in una varietà di forme e colori che ormai sono solo un lontano ricordo, come per esempio il “mitico”, almeno per noi, Macaone, che era di una bellezza straordinaria.

Vado a vedere sul sito dell’Agenzia europea dell’ambiente (AEA), ed effettivamente le farfalle di prateria sono diminuite del 50%, negli ultimi anni, a causa, anche in questo caso, di un habitat reso sempre più invivibile da coltivazioni intensive e monotematiche, nelle quali viene utilizzato ogni veleno possibile. Le farfalle, come le api, sono indicatori formidabili della qualità dell’ambiente, e insieme a tutti gli insetti rappresentano circa i due terzi delle specie nel mondo.

Il campanello d’allarme sta suonando da tempo, ma non esiste peggior sordo di chi non vuole sentire evidentemente. Le farfalle e gli altri insetti svolgono un ruolo importante nell’impollinazione, elemento essenziale per la salute dell’agricoltura e per tutti gli ecosistemi naturali, e a questo proposito vi rimando ad un altro articolo presente in questo portale https://primapaginadiyvs.it/api-stanno-scomparendo-esse-nostra-umanita/.

L’essere umano è fatto così, fino a quando non si trova con il culo per terra, si guarda attorno stranito senza rendersi conto della sua potenzialità distruttiva e degli effetti che produce. Egli è seduto su di un tesoro e cerca costantemente altro, continuando a svellere le proprie radici per poi stupirsi di non raccogliere i frutti sperati.

Questa è una umanità ignorante, facile terreno di conquista da parte di avidi approfittatori che con le loro lusinghe espropriano la nostra vera natura. Quando non si ha cura delle proprie radici fino a distaccarsene state pur certo che il futuro non sarà roseo ma pieno di sventura. Continuiamo pure a spruzzare veleni pensando che vadano a finire altrove, senza renderci conto che siamo tutti parte di questo pianeta e che gli effetti toccano a tutti.

Guardo fuori dalla finestra e mi viene da piangere. Ricordo questa zona con una biodiversità inimmaginabile oggigiorno, vari tipi di uva, di pere, pesche, prugne, nocciole, ciliegie, duroni e poi chi più ne ha ne metta… adesso ho davanti un terreni morti, senza cuore e anima, spenti di ogni vitalità.

Anni fa vedevo frotte di operai che avevano cura di questa terra, ora non vedo praticamente nessuno in questi terreni desolati dove vengono coltivati solo mais, frumento e poco altro, d’altra parte la presenza dell’uomo è sempre più inutile in tutti i sensi. Ogni tanto passa qualcuno a irrorare con della roba che bisogna chiudersi in casa, e tutto sembra normale… ci danno da mangiare roba indegna di un essere umano e noi siamo contenti, più ci trattano male e più ci sentiamo tutelati.

Signori ci hanno tolto il gusto della fatica e la bellezza del contatto con la terra. Ricordo che da ragazzo seguivo i miei compagni nello stare a guardare i trattori che aravano il terreno… ma a me non interessava l’aspetto meccanico… a me piaceva l’odore della terra, la fragranza che emanava quando le zolle venivano rivoltate, e me lo ricordo anche ora, soprattutto di questi tempi dove ciò che si annusa è solo veleno.

+-farfalle-1Stiamo distruggendo la vita in ogni sua forma, togliendo anche alle farfalle il loro habitat naturale, visto che si nutrono in maniera particolare del nettare dei fiori. Forze del male stanno continuando nella loro opera incessante, protesa all’eliminazione di ogni forma vitale, con l’aiuto di coglioni che svendono questo pianeta per poche briciole.

Ho fiducia comunque nell’umanità, e credo che le forze sane sapranno avere una reazione al momento opportuno, perché è quando tutto sembra perduto che il genere umano e il germe vitale contenuto in esso saprà emergere e spazzare via la melliflua presenza di un male che sobilla divisione.

In greco antico farfalla si dice “psyche” ed è considerata il simbolo dell’anima… non è che ci stiamo perdendo qualcosa d’importante?