agriculture-89168_1280Esiste un inquinamento silenzioso, dato dagli interferenti endocrini, al quale non facciamo caso, ma che si insinua nel nostro corpo come un vandalo, creando le condizioni per una malattia che faremo molta fatica a ricondurre alle reali cause, ma che cercheremo di curare invano secondo quanto proposto dalle multinazionali, le quali, molto probabilmente sanno molto di più di quanto dicono, omettendo informazioni importanti per la nostra salute.

Parliamo degli interferenti endocrini, sostanze chimiche capaci di alterare la funzionalità del sistema endocrino degli organismi viventi, esseri umani compresi, contenenti, in particolare bisfenolo A, ftalati e bromuri. Gli interferenti endocrini possono quindi “accendere”, “spegnere” o modificare i normali segnali inviati dagli ormoni: i loro effetti sono preoccupanti, proprio perché insidiosi e subdoli.

Dove possono annidarsi questi interferenti endocrini? Il bisfenolo A è utilizzato principalmente per la produzione di plastiche e nella sintesi del poliestere come antiossidante in alcuni plastificanti e inibitore della polimerizzazione del PVC, inoltre nei policarbonati. I policarbonati sono pressoché infrangibili, ed è usato per molti prodotti dei bambini, bottiglie, attrezzature sportive, dispositivi medici ed odontoiatrici, lenti per occhiali, supporti ottici, elettrodomestici, caschi, in pratica ovunque necessiti durezza e resistenza.

Gli ftalati sono una famiglia di composti chimici usati nell’industria delle materie plastiche come agenti plastificanti, ovvero come sostanze aggiunte al polimero per migliorarne la flessibilità e la modellabilità, possiamo quindi immaginarci la vastità del loro campo d’azione. I bromurati invece, servono a rendere meno infiammabili i prodotti, spesso impiegati nelle plastiche, negli articoli tessili e nelle apparecchiature elettroniche.

Questo basta e avanza per il momento, visto che i danni prodotti dagli interferenti endocrini sono confermati da ricerche mediche che indicano che le persone più esposte corrono un rischio maggiore di patologie all’apparato riproduttivo, con rischi di infertilità, aborti, endometriosi e altro ancora. Gli interferenti endocrini sarebbero anche responsabili dei disturbi comportamentali nell’infanzia, e forse anche del diabete, dell’obesità e del cancro.

La lista delle possibili malattie mi sembra veramente limitata, perché a preoccupare è proprio la parola interferente endocrino, e se interferisce, come è ormai accertato, sarà in grado di creare squilibri che solo una enciclopedia medica avrà la possibilità di elencare con dovizia tutti i danni procurati al sistema endocrino. Perché dico questo? Semplicemente perché il sistema endocrino è composto da ghiandole e cellule endocrine, le quali secernono nel sangue gli ormoni, inoltre, il sistema endocrino gestisce il funzionamento dell’organismo in collaborazione con il sistema nervoso.

Oltre al danno fisico, l’esborso economico è evidente, e al riguardo, una ventina di ricercatori americani e europei, ha condotto degli studi che indicano in 157 miliardi di euro il costo che deve sostenere l’Unione europea a causa di malattie croniche dovute ad interferenti endocrini… stima, secondo me al ribasso, perché non terrà certamente conto di tutti gli effetti collaterali difficilmente riconducibili agli interferenti endocrini, di cui le multinazionali del farmaco si servono per gonfiare i loro profitti. Questo studio è stato pubblicato nel Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism il 5 marzo scorso, e gli stessi autori non escludono che la cifra possa essere almeno pari a 270 miliardi di euro.

Ditemi voi a questo punto come facciamo a difenderci da tutto questo, riconoscendo in tutto ciò che assimiliamo la possibilità di assorbire questi interferenti endocrini. Non esiste, infatti, ambito nella vita dove possiamo sentirci veramente al sicuro. Secondo l’Endocrine Society quasi il 100% delle persone hanno all’interno del loro organismo interferenti endocrini… beh, a questo punto facciamo il 100% e non se ne parla più, senza correre il rischio di dire castronerie.

Siamo in presenza di una modificazione di massa per disumanizzarci, forse siamo troppo vitali come essere umani per queste energie parassitarie che si insediano nel nostro organismo. Necessitiamo a questo punto di essere “spenti”, ma vista l’ignoranza umana sembra che ce la possiamo benissimo fare da soli senza aiuti esterni, perché l’essere umano pare assimilare automaticamente tutto ciò che lo può rendere alienato.

Rimaniamo umani che è meglio, cercando nel frattempo di informarci così da tutelarci il più possibile, altrimenti, queste forze aliene a questa umanità veicolate anche dalle multinazionali, renderanno questo pianeta sempre più ostile alla vita umana.