602-408-20140307_074554_3CDDC356Evvai! Finalmente potremo capire le emozioni del nostro interlocutore, ce lo comunica la Emotient,  autorità leader in tecnologie di riconoscimento e analisi di espressione facciale. Ma che bello, fra qualche anno potremo inforcare i nostri Google Glass dotati di questo software e voilà nulla rimarrà celato delle emozioni altrui… e le nostre? Dovremo metterci allo specchio?

Veramente una notizia meravigliosa! L’essere umano ha sempre avuto il desiderio di sapere tutto dell’altro senza lasciare trasparire nulla di sé, e mai è stato così vicino a realizzare questo sogno. Pazienza comunque, ci vorrà ancora un po’ di tempo per sviluppare il “Sentiment analysis glassware”, ma poi le nostre vite faranno un salto di qualità enorme, quasi come il salto della quaglia.

L’essere umano poi è fantastico nel farsi abbindolare da tutto ciò che, illusoriamente, gli può togliere la fatica. Si ma poi debbo scoprirmi, ci devo mettere del mio, e poi ho altro da fare… meglio avere strumenti che mi consentano di possedere mantenendo intatto il mio gruzzolo… di emozioni in questo caso.

Poi quando ci propinano questi bei “prodottini” sono anche carini e premurosi. Prima ci descrivono i possibili benefici come capire i sentimenti e le emozioni primarie, come gioia, sorpresa, tristezza, paura, disgusto, disprezzo e rabbia, oppure quelle avanzate, tipo frustrazione e confusione… ma poi ci dicono che sono attenti alla privacy, i futuri clienti non avranno nulla da temere, infatti questo oggettino non memorizzerà video o immagini dei soggetti analizzati.

Ma daiiii! Ma voi credete che sia vero, che tutta questa tecnologia sia per il nostro bene? Secondo me è un modo per controllarci abitualmente. Siamo in presenza di un altro software in grado di localizzarci a proprio piacimento, e mentre noi cercheremo di carpire le emozioni dell’altro, ci sarà chi saprà tutto di noi intrufolandosi attraverso questa tecnologia. Noi ci spingeremo in avanti nel cercare la manna dal cielo, e ci sarà chi spingerà da dietro… ma è proprio necessario fare il gioco del nemico?

Questo è un altro mezzo per dividere. Non ci fideremo più della nostra osservazione e dovremo affidarci ancora una volta a qualcosa di esterno che ci giustifichi nella nostra percezione. Ma noi possediamo già questa tecnologia ed è rappresentata dal guardare negli occhi l’altro facendoci toccare il cuore. Le emozioni sono belle, rappresentano ciò che muove il sangue, la linfa vitale che scorre all’interno del nostro corpo.

Signori stanno cercando di distaccarci sempre più dalla nostra anima, facendoci richiudere in noi stessi avvoltolati nelle nostre emozioni, incapaci di uscirne perché la sofferenza ci viene paventata come troppo grande da superare. L’anima ci consente di discriminare, invece, inibendo le emozioni, ci metteremo sempre più contro l’altro, il quale avrà la colpa di metterci a contatto con le nostre paure.

Invece la tecnologia ci viene in aiuto. Non serve aprire il cuore e sentire, ma sarà sufficiente sentire cosa prova l’altro e muoversi di conseguenza a proprio uso e consumo. Ma la vita è più forte di ogni cosa. La vita non va controllata e rinchiusa in recinti, la vita va cavalcata domando le pulsioni separative. Guardiamoci negli occhi e ascoltiamo le nostre emozioni, esse ci guideranno al di là del guado. Stanchi ma felici ci asciugheremo al sole della nostra anima. Niente paura, sono solo emozioni bellezza!