Siamo sempre più esposti alle sostanze chimiche verificando continuamente che gli effetti sulla nostra salute sono sempre più evidenti, come pubblicato il 1° ottobre scorso dall’International Journal of Gynecology and Ostetrics par la Federation internationale de gynécologie et d’obstétrique (FIGO). Questa segnalazione, rende evidente la responsabilità delle sostanze tossiche presenti nell’ambiente portando alla luce disturbi della fertilità sempre più frequenti, dovuti all’esposizione ai pesticidi, inquinanti atmosferici, solventi e tante altre cose di cui non si è mediamente consapevoli.
Stiamo parlando di una organizzazione di esperti che si occupa della salute nei processi della riproduzione che, per la prima volta, parla degli aspetti nocivi di questi inquinanti nella catena alimentare, negli ambienti professionali e domestici. La FIGO comprende 125 società che raggruppa 18.000 ricercatori e medici nello studio del sistema ormonale, società che sono coinvolte nel verificare diverse malattie emergenti come il diabete di tipo 2, l’obesità, tumori della mammella, prostata e tiroide, disturbi neuro – comportamentali come quelli da deficit di attenzione e iperattività.
Questa pubblicazione non riconosce ancora l’esistenza di alcune sostanze definite come interferenti endocrini, sostanze che sono accusate di interagire con il sistema ormonale anche a bassissimi livelli, comunque ritenuti al di sotto delle soglie stabilite dalla legge in materia. Quasi 800 sostanze sono sospettate di creare problemi ai ricettori ormonali, alla sintesi o alla conversione degli ormoni. L’esposizione alle sostanze chimiche tossiche durante la gravidanza o allattamento al seno è sempre presente, dice la FIGO, preoccupato del fatto che, negli Stati Uniti, una donna incinta sarebbe mediamente contaminata da 43 sostanze diverse.
I bambini, a questo punto, nascono vivendo una sorta di inquinamento preventivo già all’interno del ventre materno, motivo per il quale le sostanze inquinanti sono altamente sospettate di causare ritardi o difetti nei bambini. Secondo un altro studio francese, circa il 15% delle coppie in Francia in età fertile chiedono aiuto in merito perché hanno difficoltà a procreare, mentre cresce il numero di coppie che ricorrono a tecniche di riproduzione assistita. Negli ultimi anni è aumentata la sindrome dell’ovaio policistico, una delle principali cause dell’infertilità, oltre alla presenza di endometriosi che colpisce donne sempre più giovani, per non parlare dello sperma che sta perdendo sempre più qualità, come ha dichiarato Richard Benhamou, ginecologo ostetrico specializzato in infertilità.
Non possiamo continuare a pensare che assimilare veleni non produca danni, come se fossimo immortali. Non possiamo continuare a mettere la testa sotto la sabbia lasciando correre ogni cosa, anzi legittimando il tutto con l’ignoranza dirompente che viene alimentata dalle multinazionali, le quali, non desiderano certo il benessere della popolazione, non sapendo cosa farsene di esseri umani sani. Basta solo fermarsi un attimo, trovando un momento di umanità nel quale ascoltare tutto questo, magari riflettendo sul fatto che, malgrado i fiumi di denaro che scorrono nella ricerca, l’essere umano si ammala sempre di più e sempre più giovane, morendo sempre più anziano ma con una qualità di vita precaria che diviene fonte di profitto per le sanguisughe aliene a questa umanità.
Mangiamo cibi sempre più tossici, respiriamo aria sempre più velenosa per poi essere assoggettati a limitazioni del traffico assurde come se fossero la soluzione a tutti i problemi. Il vero problema è che ci vogliono infelici e ammalati per un tempo più lungo, creando le malattie per poi propinare il farmaco che ti intossica a sua volta, finendo per vivere una vita che vita non è.
Basta con tutto questo, smettiamo di usare pesticidi, smettiamo di irrorare i cieli con veleni di ogni tipo, smettiamo di propinare una cultura di morte ed affermiamo la vita a 360° Basterebbe questo, potendo coltivare terreni risanati, mangiando cibi vitali e non morti come quelli che vogliono propinarci, respirando aria pulita a pieni polmoni. Invece no, questa soluzione è troppo semplice, non adatta a questo mondo disumano. Troppo semplice? Demagogico? Semplicemente la soluzione ad ogni problema.
Senza i pesticidi non ci possono essere frutti ci dicono? Dunque la soluzione è aumentare i veleni? Quindi normale mangiare cibo avvelenato per continuare sostentarci? Ma in questo modo insorgono i tumori, ma ci rendiamo conto del prezzo che stiamo pagando? Spazziamo via la cultura di morte per affermare quella della vita, smettendo di essere assoggettati ad un grande inganno che ci tratta come polli d’allevamento.