Il Censis, Centro Studi Investimenti Sociali, per bocca del suo presidente, Giuseppe De Rita, ci comunica che, malgrado la crisi, negli ultimi sette anni, il valore di contanti e depositi bancari è aumentato di 234 miliardi di euro. Non va bene dice De Rita, bisogna aiutare gli italiani a spendere, i soldi sono nei materassi e non possiamo che rimangano a “marcire” inutilizzati, visto che l’economia deve girare… le spalle ai cittadini aggiungo io.
Non so quanto sia reale questo dato, perché se uno mangia un pollo e l’altro no, i dati ci indicherebbero che hanno mangiato mezzo pollo a testa, e mi sa che l’aumento dei depositi bancari dovrebbe essere visto con maggiore attenzione, perché il Paese reale ci comunica una sofferenza che è un chiaro sintomo di una erosione continua di risorse, al punto tale che risulta difficile, e a volte impossibile, sostenere una spesa imprevista.
Matteo Renzi ha rilanciato l’ipotesi che il Trattamento di fine rapporto (Tfr) possa essere messo mensilmente in busta paga, in modo tale che il lavoratore abbia a disposizione più denaro da spendere, così da rilanciare l’economia. I rischi sono enormi in un momento come questo, oltre ai rischi che correrebbero le piccole e medie imprese a causa di una diminuzione della liquidità, anche i lavoratori avrebbero i loro problemi.
Secondo il presidente di Rete imprese Merletti, non si può chiedere alle imprese di indebitarsi per sostenere i consumi dei loro dipendenti, i quali, a loro volta, con il trasferimento di tutto il Tfr o di una parte di esso, significa azzerare la possibilità di costruire una previdenza integrativa dignitosa.
In buona sostanza la vedo come una ulteriore manovra per drenare risorse rastrellandole ovunque si trovino, i soldi non devono dormire e non devono rimanere accantonati, meglio renderli subito disponibili così da essere spesi, tanto le occasioni non mancano e non mancheranno, visto che gli aumenti dei prezzi sono ovunque.
Questo scenario non mi piace, e la sensazione che mi procura è che questi personaggi appaiono come sgherri che devono stanare le risorse, in modo tale che le cavallette avide e ingorde se ne possano nutrire. Immagino le famiglie che non riescono ad arrivare alla fine del mese, mi sembra naturale che approfittino di questa possibilità, erodendo i soldi che hanno accantonato con il Tfr, per poi ritrovarsi un giorno senza risorse.
Immagino anche chi, in questo momento, non ha particolari problemi, ma il fatto di ritrovarsi qualche soldo in più in busta paga, lo porterebbe a spendere magari al di sopra delle sue reali necessità e possibilità, erodendo anche in questo caso l’accantonamento di fine rapporto.
Spendere, dobbiamo spendere, secondo loro, dopo che hanno depredato questo Paese, la “colpa” è dei lavoratori che non spendono abbastanza, che risparmiano, che non si comprano 3 auto all’anno, che non cambiano 1 telefonino al mese, che non vanno in boutique più spesso, oppure in vacanza tutte le settimane… la colpa è nostra non spendiamo abbastanza… a me sembra esattamente il contrario perché la sensazione è quella di essere appesi per le gambe e scossi di continuo perché nessun soldino rimanga al sicuro nelle nostre tasche.
Guardiamo Matteo Renzi, il nulla che è avanzato, l’energia che lo compone e lo motiva si percepisce sempre di più, modellandolo anche a livello corporeo, facendolo somigliare sempre di più a Berlusconi, d’altra parte, facendo finta che ci sia ancora una destra e una sinistra, il colpo da maestro berlusconiano è stato quello di portare il cavallo di Troia renziano nell’accampamento “nemico”.
Tranquilli, i soldi escono lo stesso, c’è poco da accantonare e gli esempi sono tanti, prendiamo ad esempio il pedaggio autostradale che ogni anno aumenta a dispetto dei servizi sempre più scadenti, nel 2014 per esempio, l’aumento medio dei pedaggi è stato del 3,91% con punte superiori all’8%… aumenti che avvengono ogni anno tra l’altro. Poi si può parlare dell’ultimo aumento in ordine di apparizione, notizia di ieri il previsto rincaro delle bollette del gas (5,4%) e della luce (1,7%).
Intanto cerchiamo di proteggere i nostri materassi, perché anche non trovando denaro, situazione più probabile, troveranno il modo anche di rivendersi il materiale di cui sono composti.