
Da qualche giorno non si vedono altro che personaggi famosi e non, che si cimentano nell’Ice Bucket Challenge, ovvero la doccia gelata, a cui si sottopongono, per raccogliere fondi a favore della ricerca sulla Sla, la sclerosi laterale amiotrofica, gara di solidarietà che ora è giunta anche in Italia.
Siamo in presenza di una specie di catena di Sant’Antonio nella quale dopo essersi rovesciati addosso un secchio di acqua gelida, si nomina un’altra persona sfidandola a fare lo stesso, avendo 24 ore di tempo, altrimenti dovrà fare una donazione all’associazione, naturalmente è possibile fare entrambe le cose.
Ormai, solo su Facebook sono stati condivisi 25 milioni di video, e la cifra raccolta supera i 31 milioni di euro. Quindi va bene così, lodevole iniziativa, e se i soldi andranno veramente per la ricerca niente da dire, sarà il male di rischiare un raffreddore, quindi, se tutto è per una buona causa, qualche starnuto val bene l’eventuale malanno.
Il nostro Presidente del Consiglio Matteo Renzi sfidato da Fiorello, non si è fatto pregare, e anche lui si è cimentato infliggendosi una secchiata di acqua gelida. La sensazione che ho avuto mi ha fatto pensare al contrappasso dantesco, viste le continue secchiate di acqua gelida che rifila agli italiani, smentendo ogni sua promessa fatta dal momento in cui ha lasciato Palazzo Vecchio a Firenze, per insediarsi a Palazzo Chigi.
Ma a parte questo, non ci dovrebbe essere bisogno di queste cose, le quali servono a donare ulteriore pubblicità a personaggi che, per il mestiere che fanno, debbono necessariamente mettersi in mostra. Dovrebbe essere naturale, in un mondo umano, avere a cuore i più deboli, senza tanti clamori, ma con gesti concreti, senza il bisogno di autocelebrarsi.
Ma va bene così, e mi auguro che la cifra raccolta superi i 100 milioni di euro, ma anche tanto, tanto di più… ma dovrebbero essere le cavallette che depredano questo pianeta a riporre le zampette, lasciando respirare la Terra. Dovrebbero essere le multinazionali del farmaco ad avere veramente a cuore l’umanità, mentre invece a loro non occorrono persone sane, ma persone continuamente malate con l’illusione di guarire, per poterle spolpare, e a volte, anche sperimentando su di loro. Dovrebbero essere i nostri politici, a non essere più complici di tutto questo, mentre invece fanno il semplicemente il palo a questa banda che ci sta rapinando di ogni risorsa, in modo tale che la razzia possa avvenire indisturbata.
Le risorse ci sono eccome, solo che vanno a finire nelle tramogge di questi criminali, e volendo fare un esempio, un F-35 cacciabombardiere dell’Aeronautica italiana costa 100 milioni di euro… ma certo ci dobbiamo difendere, ma da chi? Dobbiamo invece difenderci dall’ignoranza, cercando di dare servizi essenziali, curando l’istruzione e il benessere in ogni ambito della vita… aspetti sempre più lasciati allo sbando perché dobbiamo vivere nella paura, magari anche sentendoci in colpa del fatto che le cose vanno in questo modo, fino ad isolarci sempre più alimentando un senso di vergogna.
Le parole le conosciamo bene, vogliamo i fatti, ed è tempo di chiarirsi se vogliamo rimanere umani o no. Se la risposta è la prima, che ognuno faccia la sua parte, perché la posta in gioco è molto alta, e probabilmente, siamo arrivati ad un punto di non ritorno.