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Metropolitana a Roma ancora una volta bloccata per la mancanza di manutenzione

Non si può che rimanere attoniti di fronte ad un Paese come l’Italia che fa acqua da tutte le parti, frutto di un degrado perpetrato nel tempo. Non è che manchino le risorse, soprattutto finanziarie, per porre rimedio a tutto questo, semplicemente vengono orientate diversamente, sviate ad arte così che le persone si sentano impotenti davanti a tutto questo, percependo l’inutilità di compiere sforzi in una direzione contraria.

L’Italia è continuamente stuprata, e non passa giorno che le cronache si arricchiscano di notizie al riguardo. Le risorse ci sono, ma come si è sempre detto, i soldi vanno con i soldi, soldi che non sono stati utilizzati per la manutenzione, per avere cura di un territorio che dovrebbe essere al primo posto come priorità, facendolo divenire una risorsa, invece del pozzo senza fondo che è diventato. Tutto sta andando alla malora, con buona pace dell’avidità di coloro che concorrono affinché ciò vada nella direzione programmata.

Questa non è una realtà virtuale, non è un videogioco, è tutto vero, visto che sono le persone in carne ed ossa a farne le spese, private della loro dignità e del rispetto che dovrebbero ricevere. L’intento è quello di farci assuefare a situazioni dove il disagio è perenne: << ti devi abituare perché domani sarà peggio, meglio farlo da subito>>, ci dicono, e noi che facciamo? Brontoliamo un po’ per poi rientrare nei ranghi, come galline al tramonto che si mettono in fila per raggiungere il loro ricovero.

Non ci rendiamo conto che ci stiamo ritraendo sempre di più in spazi angusti, non ci rendiamo conto che veniamo depredati della nostra dignità, non ci rendiamo conto che la crisi è qualcosa di indotto che deve essere assimilata dalla coscienze per renderle inerti? Non ci rendiamo conto che si sta creando una miseria interiore, molto più pericolosa di quella materiale, proprio la condizione che impedirà ogni rivalsa, facendoci divenire incapaci di riappropriarci del lignaggio che ci rende umani.

La crisi non esiste, secondo me è qualcosa di artefatto, siamo semplicemente vittime di una erosione di risorse, come per esempio il nutrire le banche perché possano poi rivalersi sui cittadini, chiedendo loro interessi da usura dopo che gli stessi sono stati messi nelle condizioni di chiedere un prestito per tirare avanti. Come fa a fallire una banca mi chiedo? Certamente falliscono ad arte per fagocitare ulteriori risorse.

Se vogliamo che un organo funzioni bene, le cellule al suo interno debbono collaborare per un intento comune che è quello di risanare l’ambito nel quale vivono. Lo stesso devono compiere egli esseri umani, i quali debbono ritrovare il senso della comunione, riconoscendo che non è solamente il proprio piccolo mondo in pericolo ma ben altro, che bisogna lottare per un intento comune, altrimenti, i piccoli villaggi che erigeremo saranno spazzati via dal fango che viene continuamente gettato sul genere umano.