sciopero-fabbrica-cinese-adidas-nike-6-558752Gli operai sono destinati a scomparire vista la tendenza a robotizzare le attività, ma alcuni esemplari potrebbero essere salvati, magari collocandoli in qualche museo, protetti da una teca di vetro a ricordo di un tempo passato.

Il futuro degli operai appare segnato, alla luce anche di ciò che sta accadendo in Cina, dove sta per essere ultimata la prima fabbrica al mondo senza operai umani. Se pensiamo alla Cina del passato come fautrice dell’impiego di massa, la notizia appare preoccupante e figlia di un mondo sempre più alieno a questa umanità.

Questa fabbrica si chiama “Shenzhen Everwin Precision Technology Company” e inaugura nel Guangdong una catena di montaggio per soli robot. Per fare questo si appresta a licenziare 1600 dipendenti su 1800, mentre gli altri 200, composti da programmatori, addetti ai software e manager, per il momento si salveranno.

Questo non è comunque un caso isolato, ma è tutta la regione del Guandong ad andare in questa direzione, mentre altre seguiranno a breve, con l’obiettivo di sostituire gli operai umani con i robot. In questo modo i costi saranno abbattuti e, secondo i vertici aziendali, anche la qualità dei prodotti migliorerà. La Cina rappresenta la “fabbrica del mondo” e questa innovazione non potrà essere arrestata.

Si può immaginare che i robot prenderanno il posto degli operai umani anche dal punto di vista decisionale, d’altra parte sono in grado di lavorare 24 ore al giorno senza mai assentarsi, e poi vuoi mettere tutte quelle rivendicazioni tipicamente umane che sono certamente una seccatura per forze sempre più aliene che si stanno infiltrando in seno a questo pianeta?

Saranno gli stessi robot ad assemblare i loro simili generandoli in base alle esigenze di mercato, l’umanità verrà soppiantata e i robot saranno in grado di decidere ma con quali rischi? Notevoli secondo me, perché mancheranno di quell’aspetto che si chiama anima, senza la quale le scelte non potranno godere di buon senso, senza quel raziocinio che appartiene all’uomo che verrà sostituito da un atteggiamento che mira solo al profitto dove tutto sia ridotto ad un numero.

L’asse in questa direzione sta divenendo sempre più inclinato, ma l’umanità saprà riappropriarsi della sua vera natura grazie a quella scintilla divina che si chiama anima che nessun robot potrà mai replicare… rimaniamo umani che è meglio dove ognuno nasce originale e non può morire alla stregua di una fotocopia dove tutto è costruito in serie.

Fonte: articolo di Giampaolo Visetti pubblicato su la Repubblica del 8 maggio 2015