La moda ci ha abituato a capi talmente assurdi tanto che ormai non ci si stupisce più di nulla, ma leggere la notizia che un sito statunitense mette in vendita dei jeans con finte macchie di fango su tasche, ginocchia e caviglie alla modica cifra di 425 dollari, qualcosa muove. Il lato positivo potrebbe essere che finalmente i veri lavoratori potranno ricavare dalle loro attività una fonte di reddito, basterà loro infatti, mettere in vendita i capi sporchi e usurati per assicurarsi la serenità economica.
Ma come si fa a mettere in vendita questa roba e soprattutto come si fa a comprarla mi chiedo, magari da parte di chi non conosce minimamente il valore del lavoro e della fatica che comporta in certi ambiti. Ormai siamo in presenza di una umanità che sta perdendo il contatto con la realtà, compreso quel buon senso che sarebbe quantomai utile di questi tempi. Siamo ormai arrivati alle macchie firmate, senza nessuna vergogna nei confronti di coloro che quelle macchie se le sono procurate con fatica e per pochi spiccioli.
Dai rimaniamo svegli, rimaniamo umani, magari meno asettici, magari sporcandoci veramente nella vita, immergendoci in essa per coltivarla e nutrirla a favore del bene comune.