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L’astrofisico e cosmologo britannico Stephen Hawking  ha scritto sull’Indipendent un editoriale in cui lancia l’allarme sui rischi dell’intelligenza artificiale (AI). Stephen Hawing è il portavoce di un gruppo di scienziati preoccupati perché l’umanità non sta prendendo sul serio le implicazioni che derivano dallo sviluppo dell’ intelligenza artificiale. Secondo i ricercatori il successo nella creazione di AI sarebbe il più grande evento nella storia umana. Purtroppo, potrebbe anche essere l’ultimo, se non impariamo come evitare i rischi. In genere il mondo scientifico è referenziale e poco autocritico. Se alcuni dei suoi componenti lanciano un grido di allarme vuol dire che la realizzazione dell’intelligenza artificiale ci sta conducendo su una cattiva strada. La tecnologia sta invadendo ogni angolo della nostra vita. L’innovazione tecnologica, giorno dopo giorno, ci impone, sotto traccia, di cambiare le abitudini e  ci rende sempre più dipendenti. Eppure l’umanità non si interroga ancora abbastanza sulla direzione intrapresa. Le multinazionali stanno investendo molto sulla AI. In questi giorni  Google ha annunciato la creazione di una macchina che si guida da sola e la Apple sta lanciando degli assistenti personali digitali. Ma la cosa più inquietante è che vi sono in circolazione delle armi che possono individuare liberamente il bersaglio da colpire. Il processo di automatizzazione non deve essere lasciato in mano all’avidità umana o ancor peggio a energie non appartenenti al pianeta. Da qualche anno le forze aliene ci stanno “educando” nel considerare l’intelligenza artificiale come un fattore evolutivo. Un tempo i film di fantascienza erano uno spartiacque tra il reale e i sogni. Adesso sembrano pensati per favorire il passaggio verso il transumanesimo. L’ultimo esempio è il film Trascendence con l’attore Jonny Depp. Se continuiamo a pensare che la robotizzazione, a prescindere, condurrà l’umanità verso un futuro radioso, commettiamo un gravissimo sbaglio. La robotica dotata d’intelligenza artificiale potrebbe sfuggirci di mano. D’altra parte non sarebbe neanche funzionale  il distruggere indiscriminatamente tutta la tecnologia prodotta fino ad adesso. La tigre è stata liberata e quindi va domata. Investiamo nello sviluppo della coscienza umana. In noi sono celate tante di quelle potenzialità, che se realizzate ci permetterebbero di vivere bene sulla terra. La gioia, la tenerezza e la compassione non potranno mai far parte di un mondo artificiale. Sono espressione dell’energia dell”anima e rivelano il compimento del percorso umano. Tutte le macchine del mondo sono niente rispetto al calore umano. Rimettiamo le cose a posto, riprendiamo a camminare sul giusto binario. Riportiamo, consapevolmente, l’uomo al centro di ogni attività. Questo si che sarà l’evento più importante della storia umana e allora  l’avvenire sarà veramente luminoso.