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La deforestazione del pianeta procede velocemente. Secondo uno studio del WWF entro il 2030 potrebbero sparire dal globo 170 milioni di ettari di foreste. Il pianeta perderebbe un pezzo di manto verde pari alla somma di Germania, Francia, Spagna e Portogallo.

Di questo passo l’80% delle foreste saranno spazzate via dall’avidità delle multinazionali. Gli undici polmoni verdi della terra a rischio sono Amazzonia, Foresta atlantica e Gran Chaco, Borneo, Cerrado, Choco-Darien, Africa Orientale, Australia orientale, Greater Mekong, Nuova Guinea e Sumatra e il Bacino del Congo.

Ve lo immaginate come potrebbe essere il pianeta senza la presenza dei nostri amici verdi? Una distesa di acqua e terra in gran parte deserta ed intervallata da cemento ed acciaio. Una terribile visione già andata in onda in qualche film degli anni’ 80 ambientati in un mondo post nucleare. Perché dovremmo assoggettarci a tutto questo?

Il mercato globalizzato in mano alle multinazionali richiede quantità sempre maggiori di terreni agricoli dove piantare semi OGM. Un’altra delle principali  cause della deforestazione è data dall’ ingente richiesta di olio di palma, l’industria lo utilizza per ricavare biocarburanti e come ingrediente nei prodotti alimentari confezionati. Tra l’altro l’olio di palma è pericoloso per la salute, quindi se smettiamo di comperare prodotti che lo contengono facciamo del bene ai nostri figli e al pianeta.

Secondo degli studi realizzati da Forest 500, un think thank inglese, la deforestazione è causata dall’accaparramento di olio di palma, soia OGM, carne e pelle, legname, cellulosa e carta da parte di 500 multinazionali dislocate in tutto il mondo ma concentrate maggiormente tra gli Stati Uniti e l’Europa.

In questa black list non manca l’Italia grazie alla presenza della Ferrero che per i suoi prodotti dolciari abbisogna di grandi quantità di olio di palma. Comunque L’Eni si sta facendo sotto, infatti nel 2014 ha investito 200 milioni di Euro nel mercato del biocarburante. A Gela nel 2015 verranno prodotte 750 mila tonnellate di biocombustibile ottenuto tramite la raffinazione dell’olio di palma.

Non possiamo permettere alle multinazionali di spazzare via il nostro mondo.  Dobbiamo ricordarci che la presenza di un albero ci permette di respirare. Ma chi se ne frega della Nutella se per averla dobbiamo scambiare la nostra stessa vita. Magari un alieno può fare a meno dell’ossigeno ma noi ne abbiamo bisogno più di ogni altra cosa.

Oltretutto ditemi perché dovremmo privarci di qualcosa di meraviglioso. Quanto è bello camminare in un bosco. Si ha la percezione di entrare in un mondo vivo, in una magia unica ed irrepetibile. Studi recenti confermano che gli alberi comunicano tra di loro. Inoltre cosa c’è di più rilassante di stare all’ombra di un saggio amico secolare.

Se ci svegliamo dal sonno ipnotico indotto dal mercato globale capiremo che ognuno di noi può divenire un guardiano delle foreste. Boicottiamo le multinazionali, smettiamo di acquistare tutti quei prodotti che causano direttamente o indirettamente la deforestazione del pianeta