Non c’è limite al peggio, ora la Barbie, forse la bambola più famosa mai costruita, potrà anche parlare, infatti, la Mattel, l’azienda produttrice, sta per dare il via alla produzione di una versione connessa a internet.
Beh, d’altra parte, gli mancava solo la parola, se vogliamo rifarci ad un vecchio adagio, presto fatto, il primo prototipo è stato presentato alla Toy Fair di New York, anche se non si sa ancora quando sarà messo in commercio.
La Mattel, d’altra parte, non ha fatto altro che esaudire la richiesta principale delle “utilizzatrici finali” della Barbie, le quali, desideravano da tanto tempo che la loro bambola preferita acquistasse la parola, un sogno che finalmente avrà modo di realizzarsi, senza comunque chiederlo ai genitori, ma si sa sono sempre gli ultimi a sapere le cose.
Questo modello si chiamerà Hello Barbie, sarà connessa a internet tramite wi fi, e avrà un microfono, un altoparlante e un piccolo computer interno, con una batteria che consentirà un’ora di conversazione, ma possiamo starne certi che il tempo non potrà che aumentare in futuro, con l’ausilio di batterie sempre più capienti.
Questa era proprio una cosa di cui se ne sentiva la “mancanza”, infatti, mancava solo questa, avrebbe detto mio padre, d’altra parte è il “progresso”, un progresso nel quale parlare con i propri simili sta divenendo obsoleto, meglio quindi una macchina che ricorderà le “chiacchierate” precedenti rispondendo a tono… che dite? Molto meglio di uno smemorato essere umano, il quale, magari, potrà metterti in “difficoltà”, mentre una Barbie sarà più accondiscendente, visto che non uscirà mai dal seminato.
Basterà quindi premere un bottone e la Barbie si sveglierà, e se lo si terrà premuto si attiverà il microfono interno. Ma queste conversazioni non saranno di certo registrate penserete voi? Invece no, le chiacchierate saranno registrate e criptate, per poi essere spedite al server della ToyTalk. A questo punto, l’audio sarà processato dal software di riconoscimento vocale, così da permettere al sistema di rispondere nel migliore dei modi.
I genitori potranno dormire sonni “tranquilli” tra due guanciali, infatti, potranno ricevere via mail le conversazioni dei propri figli… ma la domanda che sorge spontanea è la seguente: “per quanto tempo le registrazioni saranno conservate dal server”? Che uso ne farà l’azienda? Le conversazioni saranno poi utilizzate per tarare meglio le pubblicità rivolte ai bambini?
Per me questa notizia è allucinante, non bastano i danni che stanno creando i vari strumenti elettronici, dove ormai la televisione funge da bambinaia virtuale, senza contare i vari smartphone e tablet, ora ci si mette anche la Barbie che verrà lasciata incustodita nelle mani delle bambine senza nessun filtro.
Ecco un altro mezzo per disumanizzare i bambini, poi me li immagino i genitori che durante il giorno o alla sera tardi si metteranno a riascoltare tutto quello che i loro figli hanno comunicato alla bambola e viceversa, magari nel weekend, visto che durante la settimana il tempo è quasi inesistente. Già me li vedo come agenti segreti nel tentativo di impadronirsi di informazioni vitali per l’educazione della loro prole.
Intanto però, l’obiettivo che i produttori di questo obbrobrio si proponevano sarà stato raggiunto, e di questi dati potranno farne quello che vogliono. Ma credete poi che questa roba non potrà essere hackerata? Credete che non ci sarà qualcuno che renderà possibile la distorsione di queste conversazioni, così da far udire ai bambini cose che sarebbe meglio aspettare qualche anno, ma che sarebbe anche meglio non ascoltare affatto?
Questa per me è violenza bella e buona, una entrata a gamba tesa nelle famiglie, perché possiamo starne certi, se questa cosa funzionerà, l’intero parco giochi dei bambini comincerà a parlare. Poi ci stupiremo se da adulti potranno avere problemi di relazione, o problemi di identità, magari con personalità multiple, da utilizzare a seconda della situazione che staranno vivendo.
Può sembrare solo un gioco, ma per me non lo è, questo è un attacco, come tanti altri alla natura umana. Svegliamoci gente e stiamo in campana, cercando di rimanere umani, perché di questo passo l’umanità sarà un ricordo lontano, soppiantata da un mondo alieno a questa umanità.