Sono state interrotte le esercitazioni militari della Russia al confine con l’Ucraina, e una delle motivazioni è la preoccupazione principale per Putin che riguarda le ripercussioni economiche dell’intervento militare. Il difficile andamento della borsa ha influenzato la decisione del Presidente russo che ha ordinato alle truppe impegnate sino a ieri in una maxi esercitazione militare nei distretti centrale e occidentale del Paese, anche ai confini con l’Ucraina, di rientrare nelle loro sedi permanenti.
La tensione resta comunque alta, e gli Stati Uniti hanno interrotto la cooperazione militare con l’esercito russo. Il presidente Obama ha annunciato sanzioni, le quali, se arriveranno, porteranno Putin a lasciare il dollaro per altre valute e creare il proprio sistema di calcolo e pagamento.
Come riferito da ilfattoquotidiano.it: “Il tentativo di imporre sanzioni alla Russia”, dice il consigliere economico del Cremlino Serghiei Glaziev, “si trasformerà in un crollo di tutto il sistema finanziario americano, che porterà alla fine del dominio Usa nel sistema finanziario mondiale. In quel caso saremmo costretti a riconoscere l’impossibilità di restituire i crediti concessi, perché le sanzioni sono un’arma a doppio taglio: se gli Usa congelano i nostri asset, automaticamente saranno congelati attivi e passivi delle nostre organizzazioni in dollari, quindi le nostre banche e aziende non restituiranno i crediti alle banche Usa.
L’Ucraina nel frattempo resta terreno di scontro e rappresaglie. Le forze pro Russia che hanno preso il controllo della base aerea di Belbek, nella penisola ucraina di Crimea, hanno sparato dei colpi di avvertimento in aria dopo che circa 300 soldati ucraini che prima gestivano la base, non armati, hanno provato ad avvicinarsi richiedendo indietro il loro lavoro. L’Ucraina accusa la Russia di avere compiuto un’invasione militare. Mosca, che non riconosce l’autorità della nuova leadership ucraina, sostiene la legittimità del proprio intervento sostenendo che sia a difesa della maggioranza russofona che vive nella regione.
L’invasione della Crimea ha una importanza strategica per la sua posizione geografica che occupa sul mar Nero e l’alibi russo che invoca la difesa dei propri connazionali sul territorio ucraino non regge, e la storia ce lo insegna. I porti nei quali la marina militare opera e gli aeroporti sono troppo importanti. Inoltre l’Ucraina è il granaio d’Europa, terra nella quale vengono prodotte notevoli quantità di cereali anche per il mercato asiatico, sarà un caso ma i prezzi di questi prodotti stanno schizzando verso l’alto.
Altro aspetto importante è la presenza cinese sul territorio. Per il momento non se ne sente parlare ma i cinesi hanno acquistato, come del resto in Africa, terreni per le loro coltivazioni fino al 5% del territorio ucraino, guarda caso proprio al confine con la Crimea… ma di questo parleremo più approfonditamente in un prossimo articolo.