I partiti politici sono una tramoggia nella quale confluiscono risorse continue a spese della collettività. Partiti grandi, partiti piccoli, coalizioni che mutano continuamente, cambi di casacca come al calciomercato, indagati che non si dimettono, condannati, pochi del resto, che dicono di essersi fidati delle persone sbagliate e via discorrendo, un circo con ricchi premi e cotillon, un parco di varia umanità, quando ci va di lusso, visto che paiono sempre più alieni, e che ci costano come un figlio in collegio, come si diceva dalle mie parti.
Li senti parlare, presi come sono dalle loro bolle, intenti a recitare un compitino scritto da chissà quale impresario, come se qualcuno li avesse messi a giocare per passarsi il tempo, dividendosi come bambini i ruoli. Basta la lucina della telecamera e loro sono contenti, se poi c’è una ressa di giornalisti con i loro microfoni puntati si inebriano, sono fatti così, fanno quasi tenerezza, come se volessero inoculare negli elettori, la Sindrome di Stoccolma nei loro confronti.
Belli come il sole, quando stanno al governo le cose non si possono realizzare, quando invece sono all’opposizione sono vulcanici nelle loro idee, ma allora mi dico, perché non le hai messe in atto prima quando potevi? Ma si sa, sono discreti e riservati, tanto riservati che delle loro ruberie se ne sa ben poco, ma quel poco che emerge ci basta ed avanza per comprendere che occorre una vera rivoluzione, quella delle coscienze assolutamente non violenta.
Non possiamo affidarci a questi esemplari sempre meno umani, a personaggi che si fregano le mani per rubare l’asciugamano. Non possiamo delegare le nostre vite a questi vampiri che, oltre a consentire loro visibilità, paghiamo anche le spese elettorali, anzi paghiamo loro molto di più di quello che hanno speso… bello fare politica, quello che spendi ti viene rimborsato ampiamente per poi essere lautamente pagato per questo ladrocinio.
Come sono bravi loro a fare i conti è fuor di dubbio, lo testimonia un semplice dato della Corte dei Conti sulle spese per le politiche del 2013. Le spese dei partiti politici hanno raggiunto la cifra di 45 milioni di euro, ma ne hanno ricevuti 54 sotto forma di rimborsi. Non c’è che dire, se fosse applicato al paese Italia questo metodo, avremmo risolto la crisi, ottenendo più di quello che si spende, una specie di paghi 2 ma prendi 3.
Se poi pensiamo che da qui al 2016, per effetto di tutte le elezioni, i partiti si faranno ridare 227 milioni di euro… e va ancora bene, perché grazie alla limatura decisa dal governo nel 2013 la cifra si è ridotta, perché con il vecchio conteggio sarebbero stati 364 milioni di euro a finire nella tramoggia.
La politica è fatta così, siamo noi che ancora abbiamo illusioni al riguardo, pensando che facciano anche i nostri interessi. Il problema è nostro, loro sono stati disegnati così, non possono essere diversi, la loro matrice non ammette incertezze. L’unica spiegazione è che sia presente un attaccamento al male percepito come amore, forse è vero che abbiamo contratto la Sindrome di Stoccolma, visto che, malgrado i maltrattamenti subiti, tendiamo a provare un sentimento positivo nei confronti dei nostri aguzzini.