The_Earth_seen_from_Apollo_17La contesa fra Russia e Ucraina, e la conseguente alzata di scudi, più o meno decisa, della comunità internazionale, rappresenta molto bene la condizione della coscienza umana. La conquista e il possesso attraverso la prevaricazione, infarcendo il tutto di alibi, è la norma nelle relazioni umane. Mi chiedo fino a quando ci vedremo in modo separato, valutando l’altro semplicemente come un impedimento alla naturale espropriazione di ciò che non ci appartiene.

La Terra ci è Madre e non può essere posseduta da nessuno. Essa rappresenta un organo vitale, nella quale siamo e ci muoviamo, come diceva San Paolo. Ci vuole pazienza perché ciò avvenga, quella perseveranza che consenta alla vita di espletare il suo percorso facendoci giungere, finalmente, alle cause che generano gli effetti delle nostre azioni.

L’essere umano nel difendere “ciò che è suo”, crea le condizioni perché la vita non scorra creando punti di afflizione. Sono proprio quei punti che poi determinano le tensioni che debbono portare in superficie i conflitti sommersi per essere finalmente sciolti. Si chiamerebbe anche karma, la legge di causa ed effetto.

Nel vederci passare davanti agli occhi e al cuore eventi come questi significa che siamo ancora lontani da queste cause, o forse no, chi può saperlo. Bisogna avere fiducia che tutto serva, ed anche questa tensione, come i tanti conflitti che albergano su questo pianeta, possiede certamente un significato, perché il male non viene mai per nuocere sospingendoci verso una ricerca di bene, che in questo momento non appare molto chiaramente, almeno ai nostri occhi.

Perché le cose cambino bisogna vederne gli effetti sulla “propria pelle”, osserviamo quindi il susseguirsi degli eventi, avendo fiducia di una vita che segue sempre la via di minor resistenza donandoci le esperienze che possiamo sostenere.

Intanto la Russia risponde “sorridendo” ai tentativi di conciliazione e dialogo, il suo intento è palese e, come accaduto tante volte nella storia, si cerca di creare le condizioni perché le cose vadano secondo i propri desideri ma addossando la colpa all’altro, asserendo: “Che cosa potevamo fare in queste condizioni?” Per facilitare il tutto la Russia ha tolto il tasso di sconto all’Ucraina per il gas naturale e, non soddisfatta, Gazprom ha intimato di pagare i debito per 1,8 miliardi di dollari mettendoli, di fatto, sotto assedio.

Gli Stati Uniti hanno fatto sapere che non sono ancora in grado di fornire gas naturale all’Occidente, ma lo faranno prima o poi, perché loro sono bravi e buoni, ma il fine è quello di creare posti di lavoro a casa loro a scapito altrui, come esportano loro la democrazia… Intanto l’euro si sta rafforzando con questa crisi, così che gli americani traggano giovamento nelle loro esportazioni.

Le spinte secessioniste della Crimea sono al momento la questione più urgente, dopo la convocazione del referendum sullo status della regione, fissato per il 16 marzo prossimo dalle autorità locali, sulla cui illegittimità la comunità internazionale si è già pronunciata duramente. Oggi il presidente della Duma ha annunciato che la Russia rispetterà “la decisione storica” della Crimea… ma che bravi tanto sanno già l’esito.

Intanto, come riportato da repubblica.it, a Sebastopoli unità russe hanno fatto irruzione in una base dell’esercito ucraino, sede anche del comando tattico delle forze aeree in Crimea. I soldati di Mosca hanno sfondato i cancelli della base e ne hanno assunto il controllo senza dover aprire il fuoco. Circa due lunghe e tese ore di assedio a cento soldati ucraini asserragliati in un bunker. Una dura trattativa al termine della quale le truppe di Mosca si sono ritirate. Ma il primo atto di guerra rimane.

Non si può non vivere la malattia per comprendere che bisogna avere consapevolezza delle cause, come nel piccolo come nel grande. Nell’essere umano una malattia riorienta la coscienza facendogli dire: “devo prendermi cura di me stesso”, lo stesso accade nel pianeta Terra dove continue “malattie” lo vessano, ma tutto serve per riorientare la coscienza di coloro che lo abitano. I tempi saranno un po’ più lunghi, magari non riusciremo a vedere a breve tutto questo risanamento, ma stiamo pur certi che tutto va come deve andare, non so come perché è un mistero, ma ho sempre più fiducia nel genere umano.