La vita è veramente più forte, e malgrado l’essere umano faccia di tutto per distruggerla, non riuscirà mai a sostituirla con qualche surrogato alieno. Lo si può capire dalle piccole cose, e ne ho avuto la conferma qualche giorno fa mentre stavo facendo una corsetta che, vista l’andatura, considero scherzosamente geriatrica.
Stavo correndo in prossimità di un campo di grano, rilevando, ancora una volta il fatto che i papaveri, che un tempo arrossavano le messi, sono ormai definitivamente scomparsi a causa dei pesticidi utilizzati. Infatti, ogni volta che osservo uno di questi campi di grano mi prende la tristezza, perché li “sento” spenti, senza quella vitalità di un tempo, minati come sono dai veleni spruzzati senza remore.
Il mio sguardo ha però colto anche altro, un papavero solo soletto che ha avuto la bella pensata di nascere nel cemento davanti al campo di grano. Mi sono fermato a guardarlo quasi incredulo, era li, tra il cemento della strada e il cemento di un muretto, e dietro il campo di grano, come per affermare che la vita è più forte, un fiero condottiero che, sempre un passo avanti, combatte sino allo stremo per salvaguardare la propria esistenza e la vita di cui fa parte.
Perchè se un papavero trova la forza di nascere nel cemento pensate a quanto possono essere inospitali i campi di grano e non solo. Pensiamo, a questo punto, a come l’essere umano cerchi, incessantemente, di espellere la vita con l’utilizzo di sostanze velenose di cui, ahimé, si ciberà prima o poi. Invece il papavero ci comunica che la vita va vissuta sempre e comunque, anche quando vieni scacciato, perché la vita che si porta dentro non potrà mai essere soppiantata.
Non vi sentite anche voi, a volte, dei piccoli papaveri? Magari tendete anche a rassegnarvi, visti i tempi, senza riuscire a trovare la forza di andare avanti, ritenendo che ormai le cose non potranno cambiare, con il risultato di nutrire una rassegnazione che a poco a poco inibirà ogni potenziale reazione. Forza e coraggio dunque, anche con i piedi nel fango, in questo caso nel cemento, possiamo sempre alzare gli occhi al cielo trovando un senso a quello che stiamo vivendo.
Le multinazionali come la Monsanto in testa vogliono distruggere la vita? La vita troverà sempre e comunque il modo di germogliare, e se noi le daremo una mano, dove la vita ci ha collocati, riusciremo a spazzare via le forze aliene a questa umanità, con la forza dei nostri cuori.
Dobbiamo essere attraversati dalla vita e coltivarla in ogni ambito. Dobbiamo essere portatori sani di umanità, ribellandoci ad ogni forma di alienazione che vuole spegnere la vita su questo pianeta. Tutto questo senza aspettarci la manna dal cielo, ma agendo con quello che si ha, che è sempre di più di quello che si pensi.
Basta infatti osservare un papavero che pur di vivere è nato nel cemento, perché in quella “piccola” vita c’è la forza presente in ogni forma, minerale, vegetale, animale e umana. Ascoltiamola questa forza, sentiamola dentro di noi cercando di farla emergere, inebriamoci della vita e la vita stessa ci consentirà di essere, sempre e comunque, al posto giusto nel momento giusto, come in effetti è da sempre.