“I sali di alluminio sono usati da circa 80 anni come adiuvanti nei vaccini inattivati e nei vaccini basati su tossoidi. Con questo tipo di vaccini, la risposta immunitaria sarebbe scarsa senza l’aggiunta dell’adiuvante. Gli antigeni costituenti il vaccino vengono adsorbiti in idrossido di alluminio o fosfato di alluminio. I vaccini adsorbiti sono somministrati per via intramuscolare. Gli effetti indesiderati locali associati all’adiuvante a base di alluminio contenuto nei vaccini sono rappresentati da noduli sottocutanei, granulomi o ascessi sterili nel sito di iniezione, e rappresentano una reazione da corpo estraneo. Tali manifestazioni di solito si risolvono spontaneamente nell’arco di alcune settimane. (…) La maggior parte dell’alluminio viene eliminato dal plasma rapidamente, principalmente attraverso il rene.”
Questo è quanto si legge nell’appendice dal titolo “Approfondimento sugli adiuvanti a base di alluminio” del testo ‘Vaccinazioni pediatriche: le domande difficili’, Terzo aggiornamento, aprile 2018 a cura del Dottor Franco Giovanetti – Dirigente Dipartimento di Prevenzione ASL CN2 Alba Bra Regione Piemonte.
I professori Gherardi e Authier insieme all’equipe dell’Ospedale Mondor hanno dimostrato che i tre dogmi, affermati dalla medicina riguardanti l’alluminio contenuto nei vaccini, sono falsi.
Primo dogma: eliminazione rapida dell’alluminio.
È falso: i sali di alluminio permangono per moltissimi anni nell’organismo umano.
Secondo dogma: l’alluminio iniettato si deposita localmente.
È falso: quando l’alluminio viene iniettato per via intramuscolare non rimane a livello locale, dopo poche ore il liquido infatti entra in circolo (attaccando fegato, milza, cervello, gangli nervosi…).
Terzo dogma: una quantità minima di alluminio è tollerabile.
È falso: i recenti studi hanno dimostrato che per l’alluminio il principio tossicologico di Paracelso (“la dose fa il veleno”) non è valida. Pertanto è molto più pericoloso ricevere iniezioni di tante piccole dosi di alluminio che una grande. L’alluminio non viene smaltito dal nostro organismo, se non in minima parte, le reazioni avverse si manifestano a medio e lungo periodo.
La Miofascite Macrofagica lo testimonia, questa malattia è il biomarker di una persistenza prolungata dell’adiuvante alluminio nelle cellule del sistema immunitario. Per approfondire l’argomento consigliamo la visione del documentario: “L’Alluminio, i vaccini e i due conigli”, realizzato da entre2prises e dall’Associazione E3M, sottotitolato in italiano dall’Associazione Libera Scelta; come pure la lettura dell’articolo in allegato: “Analisi critica degli studi di riferimento sulla tossico-cinetica degli adiuvanti a base di alluminio” pubblicato su Journal of Inorganic Biochemistry 181, December 2017, autori Masson JD, Crepeaux G, Authier FJ, Gherardi RK.
Segnaliamo un altro documentario francese molto ben documentato: è il prezioso lavoro di una mamma che ha lavorato per 18 mesi per riassumere e rendere accessibili molti dati relativi alle conoscenze sui rischi per la salute umana legati all’alluminio. (1)
Riportiamo un breve estratto dell’articolo in accompagnamento al video:
- le quantità di alluminio iniettate nei neonati superano di gran lunga i livelli di sicurezza europei per almeno il primo anno di vita;
- gli studi sulla sicurezza di un vaccino adiuvante in alluminio sono sistematicamente distorti dall’uso di placebo contenenti alluminio… o l’uso di un altro vaccino come placebo… questo non è scientifico;
- i vaccini e gli adiuvanti sono esenti dai test di tossicità standard: carcinogenesi, mutagenesi, teratogenesi.
Quanto scritto trova riscontro in quanto afferma il Dottor. Jeffrey Dach: “Le ‘autorità’ ci ripetono continuamente che i vaccini sono sicuri (…) Dove sono le prove negli studi che mostrano la sicurezza dei vaccini formulati con l’alluminio come adiuvante? La risposta corrente è: Non esistono studi adeguati sulla sicurezza. L’FDA ha semplicemente assunto che gli adiuvanti a base di alluminio siano sicuri. Sembra che l’FDA sia molto efficiente nell’assumere cose. Un’altra trovata oltraggiosa è l’utilizzo dell’adiuvante a base alluminio nei placebo utilizzati nei test di approvazione dell’FDA. In questi studi, a metà dei pazienti viene iniettato il vaccino, all’altra metà viene iniettato il placebo, dopodiché viene registrato il numero di reazioni avverse. Un placebo normalmente dovrebbe contenere semplicemente acqua e zucchero, non un adiuvante di alluminio potenzialmente immuno-tossico. Questo semplice stratagemma permette che un’indagine sull’immuno-tossicità dell’adiuvante con alluminio sia evitata.” (2, 3)
E, cosa più importante, continua l’autrice del video: “sono passati circa 10 anni da quando si sa che -l’alluminio – è una delle cause più probabili dell’autismo. Se siamo tenuti all’oscuro, è semplicemente una domanda POLITICA.”; vedasi il testo originale al link riportato in fonte. (1)
Ce lo domandiamo anche noi, ma soprattutto lo domandiamo ai politici italiani che, in questo ultimo anno, hanno spesso affermato la necessità di un’informazione diffusa in merito alla sicurezza ed efficacia dei vaccini, con l’obiettivo – espresso – di convincere spontaneamente la popolazione a vaccinarsi e quindi, senza mai, almeno per il momento, aprire un vero confronto libero sulle vaccinazioni di massa e sull’obbligatorietà imposta dalla legge 119/17, un confronto che dunque possa fare luce sulla realtà e che sia rivolto al conseguimento del bene comune, nel rispetto e nella tutela della salute pubblica. Una realtà che è continuamente testimoniata invece dalla sofferenza di molte persone, famiglie e bambini che hanno subìto reazioni avverse causate dai vaccini. Una realtà che avrà un futuro incerto, per le probabili e plausibili reazioni avverse che si manifesteranno: l’entità dei danni da vaccino è difficile da stimare in assenza di una vaccino-vigilanza attiva che funzioni capillarmente e che lo faccia a breve, medio e lungo periodo, e senza esami pre-vaccinali.
La realtà è davanti a noi, la scienza ha fatto progressi e ha indirizzato la ricerca lì dove è necessario, ottenendo risultati evidenti.
Politici italiani, la domanda a questo punto la rivolgiamo a voi: perché continuare a negare?
Fonti:
(1) AgoraVox.it – Dangers de l’aluminium des vaccins: L’ALU TOTAL!!!
(2) Safety studies of aluminum in vaccines lack immunotoxicity analysis of this immunological adjuvant: Ignorance or deception? Safety studies of aluminum in vaccines lack immunotoxicity Vinu Dec 2017
(3) Ignoring immunotoxicity of aluminum adjuvants in vaccines, won’t make it go away 05 April 2018 Vinu Arumugham BMJ 2018;360:k1378