St.MichaelsGoldenDomedMonasteryLa situazione in Ucraina è in rapida evoluzione e non è bastato che presidente Yanukovich accettasse nuove elezioni concedendo inoltre di ritornare alla costituzione del 2004. I dimostranti hanno fatto irruzione nella sua sfarzosa residenza, mentre il presidente ha tentato la fuga verso la Russia e ora si trova a Karchiv nell’Ucraina orientale. Liberata la Tymoshenko che arriva in piazza Maidan a Kiev alimentando l’entusiasmo dei manifestati al grido di “Ucraina libera” ed annunciando nuove elezioni per il 25 maggio. Il parlamento ha eletto premier ad interim il braccio destro della Tymoshenko, l’ex capo dei servizi segreti Turcinov. La capitale Kiev è in mano all’opposizione senza che si sia sparato nemmeno un colpo d’arma da fuoco.

Il sito del New York Times parla di un futuro incerto dell’Ucraina la quale potrebbe disgregarsi a causa delle tante voci presenti con la creazione di due o più centri di potere. Yanukovich cercherà di radunare all’est dell’Ucraina l’ovest del paese, mobilitando le proprie forze per proteggere l’idea di una sola nazione. Il presidente russo Vladimir Putin, ancora impegnato con i Giochi Olimpici Invernali di Sochi sta cercando un impatto morbido, ma è probabile che a manifestazione terminata porrà l’attenzione a questo dramma che ha portato all’installazione di un nuovo governo formato da persone che Mosca ha definito come estremisti, terroristi e persino nazisti.

Il divario est-ovest ha sempre tormentato l’Ucraina fin da quando emerse come stato indipendente nel 1991 dopo il crollo dell’Unione Sovietica, un filo di separazione che scorre lungo il centro del paese. Nelle elezioni presidenziali del 2010, che hanno portato al potere Yanukovich l’opposizione ha vinto in tutte le province occidentali, mentre la fazione del presidente ha conquistato le province orientali. Queste forti divisioni sono radicate nella storia, nella lingua e nella cultura, portando in essere una lotta geopolitica tra la Russia e l’Occidente. Incombono su questa lotta e sulle prospettive di sopravvivenza per qualunque governo emerga a Kiev molte domande tra cui la più importante è la seguente: chi aiuterà a riempire le casse di un paese che possiede una delle economie più in difficoltà nel mondo e quindi sull’orlo della bancarotta?

L’Europa ha una parte in causa molto importante e la sua determinazione a forzare un accordo sta tutta in una frase “rubata” da una telecamera che ha filmato Radoslaw Sikorski, il ministro degli esteri polacco. Sikorski ha dato un avvertimento ai leader dell’opposizione auspicando una risoluzione pacifica altrimenti il rischio sarebbe la legge marziale e voi sarete tutti morti.

Il punto di vista degli Stati Uniti, e credo condiviso anche dai nostri alleati e partner europei, è che l’unica strada percorribile per la salute economica dell’l’Ucraina sia quella che passa attraverso il Fondo Monetario Internazionale” ha detto un alto funzionario del Dipartimento di Stato parlando a condizione di mantenere l’anonimato venerdì scorso.

Tornando in Italia Bernardo Valli su Repubblica parla di una Ucraina che si sgretola nel sangue e l’incubo della secessione prende sempre più corpo.