Gli scienziati del Mit hanno messo a punto un sistema per sviluppare milioni di microparticelle polimeriche. Secondo i ricercatori, questa scoperta può avere delle ricadute interessanti nel campo del packing farmaceutico e della contraffazione. Le microparticelle una volta immesse in un corpo, se illuminate con un laser, potrebbero essere lette con un cellulare. Divenendo così delle etichette uniche e inconfondibili. Ma quante balle ci raccontano per fregarci. Ci vogliono letteralmente plastificare. I nostri corpi sono già attraversati da una moltitudine di microparticelle che raggiungono giornalmente le nostre cellule. Sono dappertutto: nei vestiti, nei cibi e nei cosmetici. Si presentano senza avviso, entrano nel nostro corpo senza bussare e soprattutto lo fanno in silenzio, di nascosto. Ci aggrediscono e ci cambiano. Per indorarci la pillola, le case farmaceutiche ci mostrano che le microparticelle possono salvarci la vita. Come nel caso di certe farmaci, che iniettati nel sangue entro 24 ore dimezzano i danni dell’infarto, tenendo lontane le cellule infiammatorie dal cuore.
L’apparato fisico è sottoposto giornalmente a delle continue intrusioni. Per questo è sempre in allerta e risponde con delle frequenti infiammazioni che costituiscono la base dei pericoli che minano la nostra salute. Ciò contribuisce a renderci stressati e poco vitali. Ci trattano come delle cavie da laboratorio. Pensano di poter disporre della vita liberamente. Poi con un tono mellifluo ci fanno capire che in un futuro non lontano saremo schedati. Avremo il codice a barre nelle cellule e milioni di microparticelle polimeriche correranno lungo le vene e le ossa,rendendoci di plastica. Una volta morti non riusciremo neanche a decomporci. Anche se le microparticelle sono associabili ad alcune patologie, se ne infischiano altamente. Non è importante la nostra salute e il preservare i nostri corpi da agenti esterni, ma ciò che interessa a questi sciacalli è che diveniamo identificabili, rintracciabili continuamente. State pur certi che i vampiri dei consigli d’amministrazione delle multinazionali non utilizzeranno le microparticelle soltanto per il packing farmaceutico. Quella roba lì ce la inietteranno a più non posso per etichettarci.
Siamo già intossicati. Le nostre cellule sono divenute una discarica per metalli pesanti ed altri elementi tossici grazie a ciò che rilasciano le scie chimiche in cielo. Oltre ad essere rintracciabili come un codice a barre, stiamo divenendo di plastica. Ci vogliono far credere che iniettare milioni di microparticelle in un corpo è un miglioramento. Magari per qualcuno che ha in odio l’umanità è così. Ma per noi No, non è così, non dobbiamo plastificarci per stare meglio. Quello che deve scorrere in noi sono quei principi vitali che nutrono le cellule. Abbasso la plastica. Il nostro sangue deve continuare a trasportare soltanto ciò che ci fa rimanere in vita.