“Sono il bullo di quartiere e se ti avvicini ti faccio vedere”
“Con questi bei funghi alla diossina farò un bel dolce per la nonnina”
“Se il tuo amico vuol farti la festa, nasconditi in alto e vomitagli in testa”
“A schiacciarti il faccione sul cemento provo un gran divertimento”
“Quando trovo qualche fusto lo seduco e poi lo frusto”
“Nel mio quartierino non ho tempo di fare giochetti, prima che mi graffi ti riempio di schiaffi”
“Se ho un problema col ragazzo lo risolvo in un baleno lo invito a casa mia e lo stendo col veleno”
“Mi scaccolo e trombetto senza ritegno e me ne frego se provoco sdegno”
“Mi fanno gli scherzi più impertinenti e io li sopporto sti deficienti”
“Non so fare quadri, ma mi piace pitturare…se trovo un muro, lo debbo imbrattare”
“Sono una fanatica del duro metallo, per me la musica è proprio uno sballo” ecc.. ecc..
Ecco le nuove favolose figurine da attaccare ai moderni album, quelli di ultima generazione “l’album più skifidol del mondo” con relative figurine, le più skifidol che si possano immaginare!
Il tutto viene da Modena, prodotto a Modena, inventato a Modena, la città delle figurine, associate oggi ad una serie di prodotti per bambini e ragazzi di assoluto buon gusto, di elevato pregio, di raffinato valore educativo, una eccellenza…moderna però, di ciò che oggi, nelle menti confuse dei modenesi, come di tanti altri cittadini Italiani, passa per “valore” “divertimento” “svago” “umorismo”.
“Sono arrivate in edicola le Skifidol Puzz! 140 cards divertenti di cui 40 Gratta&Puzz all’odore di vomito, putridume, pupò e uovo marcio…”
“In edicola Skifido Super Verme, l’originale Skifidol! Striscia come vuoi tu… striscia dove vuoi tu!!! Skifidol Super Verme, skifosamente divertente….. Solo nelle migliori edicole della tua città! È Skifidol.
È una pubblicazione a marchio OFF COMMUNICATION” “Officina Edicola” “Officina Comunicazione”
E non è finita qui. Ci sono poi le boccacce che dicono della roba da chiodi che il giocatore deve ripetere…
Le bustine contenenti un cesso o wc da montare con una schifosissima schiuma da buttarci dentro da bere con cannuccia!!!
Carletto Cornetto da cui fuoriesce una schifezza che dice:
“Con i miei nemici dò il meglio di me…Ehi tizio!! Occhio che skizzo!!!”
Poi le caramelle colorate
“Riskio il gusto: Melone o pannolone del nonno? Liquerizia o puzzetta selvaggia? Ribes o fogna putrida? ecc… ecc..”
A una madre su FB, che preoccupata azzarda l’ipotesi di incitamento al bullismo, questa favolosa società modenese specializzata nel settore del “marketing relazionale” risponde:
“Tutti i prodotti sono testati, certificati e definiti sicuri da primari Istituti. I contenuti editoriali sono ludici a sfondo grottesco/ironico e certo non incitano ne alla violenza ne tanto meno al bullismo ma bensì alle percezione dell’opposto.”
Come dire: Signora non ci rompa le scatole! Tutti i prodotti sono definiti sicuri, cosa vuole di più? E che non incitano al bullismo e alla violenza lo diciamo noi, quindi siamo a posto no? Ci lasci lavorare che siamo impegnati a fare buoni profitti!!”
E continuano, prendendola gentilmente in giro, con giustificazione culturale o presunta tale:
“È rimasta forse “sconvolta” da personaggi come Carletto Cornetto dal quale fuoriesce crema pasticciera? La censura e la repressione di espressione appartiene a una generazione retrograda non evoluta, è facoltà del consumatore decidere liberamente se acquistare o meno un prodotto.”
Signora! Lei non è evoluta! Appartiene a una generazione retrograda! Il consumatore, che in questo caso è poi un bambino, ha facoltà di decidere liberamente, no!!?
Su FB hanno postato anche il commento di un genitore, padre, poco pacifista, che prospetta l’idea di riempire la macchina di gente andare a dargli un sacco di legnate e bruciargli l’azienda e quindi il commento della redazione continua, accomunando le due persone, la sig.ra preoccupata e il padre incazzato e conclude:
“Altresì è evidente che ricevere frasi minacciose come quelle che ci hanno scritto alcuni Suoi amici è fuori luogo e quelli che “inneggiano” alla violenza sono altri che affermano di “voler bruciare aziende o picchiare chicchessia”…, rifletta. Un cordiale saluto.”
Che è come dire: siccome lei signora si permette di essere indignata e preoccupata e si permette anche di esprimere questa indignazione lei è certamente “amica” di personaggi violenti che ci scrivono frasi minacciose e quindi siete tutti voi che inneggiate alla violenza.
Mi piace anche il “rifletta” e anche il “cordiale saluto”.
Cogliamo l’invito di questi splendidi concittadini, che Dio li benedica, riflettiamo!
Come abbia fatto Modena a scadere dalla produzione di quei gioielli, invidiati da tutto il mondo, che univano potenza, bellezza ed eleganza, come abbia fatto a passare dalle officine della Ferrari, della Maserati, della Lamborghini, alla “Officina Edicola”, alla “Officina Comunicazione” di Andrea Ognibene (e gliene auguriamo davvero tanto!) è veramente un mistero incomprensibile. Ripercorriamo un pezzetto di storia cittadina:
“Fu il 1929 l’anno della “svolta” per Modena, destinata a diventare la capitale dell’Emilia automobilistica: fu in quell’anno, infatti, che iniziarono la loro attività in campo automobilistico sia Vittorio Stanguellini che Enzo Ferrari. Nel 1937 l’industriale modenese Adolfo Orsi acquistò la Maserati e nel 1940, la trasferì a Modena. Successivamente si stabilirono nei pressi di Modena altre case automobilistiche come Lamborghini, Bugatti, De Tomaso e Pagani.”
Forse ci serve renderci conto che in 70 anni siamo passati da questi successi e da queste capacità alla produzione di carta che puzza di merda, alla gelatina che sa di vomito e ai braccialetti che sgocciolano muco!
Nei miei ricordi di qualche decennio fa rivedo i lunedì modenesi, quando i miei genitori scendevano in città a fare spesa e ci ritrovavamo a pranzo con altri compaesani, dalla Zelmira, la cui cuoca in quegli anni era una amica di mia madre. Ricordo il carrello fumante dei bolliti, il saporitissimo purè, quei tortellini!!!
E adesso, al loro posto, proponiamo ai ragazzi le caramelle disgustose di Ognibene e i cessi pieni poltiglia da sorseggiare?
Ci siamo persi da casa… ciò che è indice della decadenza totale di questa città e forse di una buona parte degli Italiani, è la mancata percezione del “brutto” del “pessimo” dello “schifo”. Non rendersi più conto di ciò che può essere definito bello, rispetto al brutto; inseguire l’assoluta mancanza di valore, sbandierando però lauti profitti che giustificano la scelta del peggio, indurre i bambini in questo versante dell’esistenza che non si eleva al di sopra della puzza di merda, così come suggerire la scelta dei peggiori comportamenti, spacciandoli per giochi e crederci; questo è ciò che maggiormente indigna!
Genitori, cittadini sveglia!
Può una città condividere una simile produzione? Può non vergognarsi? Può un Comune di Modena o una Camera di Commercio collaborare con un simile realtà?
Sul sito di questa mirabile azienda oltre a una incredibile serie di successi, vengono vantate collaborazioni con una lunga serie di marchi e aziende, tra cui enti pubblici come il Comune di Modena, il Sistema Museale della provincia di Modena, Publitalia ’80, ERT Emilia Romagna Teatro, la Camera di Commercio.
Riflettiamo ci dicono gli stessi autori: abbiamo perso per strada dignità e coscienza, siamo nella confusione, invischiati in questo putridume non siamo in grado di individuare l’offesa arrecata ai ragazzi.
Noi non accettiamo che i nostri figli vengano offesi in questo modo. La protezione è un dovere familiare e sociale. Non lasciamo spazio nelle nostre vite e nelle nostre case a questa cultura di degrado, vediamo di garantire che i nostri figli possano respirare e crescere in pace, garantiamo loro spazi di libertà e di luce.