o.70941Alla fine Berlusconi è stato affidato ai servizi sociali, ottenendo la tanto sospirata agibilità politica, ma qualcuno aveva avuto dei dubbi in merito? Troppo orgoglioso per chiedere la grazia, ma sufficientemente “impunito” per minacciare costantemente chiunque potesse minacciare la sua libertà basata sul fatto che milioni di italiani lo hanno eletto “Salvatore” della nazione.

Sulla base di questo ragionamento, chiunque criminale ben fornito di appeal, potrebbe chiedere l’affidamento ai servizi sociali al fine di potersi ravvedere, tanto serve solo un consenso popolare. Ma che brutta deriva che stiamo prendendo… in ogni caso, è stato scelto il luogo ove Silvio si redimerà, il centro anziani di Cesano Boscone, nel quale dovrà scontare un anno di pena per frode fiscale.

Questo caso è esemplificativo di quanto sia utile pescare nel torbido per la nostra classe politica, ben spalleggiata dalla carta stampa e dai network televisivi. Chissà perché, ma in questi casi mi sovvengono sempre le due mani che mentre si lavano si fregano l’asciugamano. Tutti devono mangiare, ma che diamine, facciamo dunque le squadre e ognuno si attenga al proprio ruolo.

Tanto rumore per nulla, mesi di chiacchiere e la montagna ha partorito il topolino. Nessuno vuole il male di nessuno, ma credo che un normale cittadino al posto di Berlusconi, avrebbe subito ben altro trattamento. Due pesi e due misure, come sempre accade quando il personaggio in questione è incistato nel tessuto politico. Troppo pericoloso intervenire visto che l’operazione potrebbe portare ulteriori danni, meglio quindi una terapia conservativa, per se e per gli altri associati.

L’affidamento ai servizi sociali non consentirà a Berlusconi di andare all’estero, e di muoversi da Milano dal giovedì sera al martedì. Inoltre non potrà incontrare pregiudicati, e consentitemi un po’ d’ironia, con il rischio di cadere in una profonda solitudine. Per quanto riguarda gli orari, non potrà uscire prima delle 7 e rientrare dopo le 23.

Ciò che invece potrà fare sarà di poter andare a Roma dal martedì al giovedì sera, partecipare a cene elettorali, fare comizi ed andare in televisione. La prova più difficile per Berlusconi sarà tenersi a freno nel diffamare i giudici, cosa che potrebbe peggioragli la situazione visto che l’affidamento ai servizi sociali è in prova.

L’entità della pena è ridicola, e qualcuno si è già preso la briga di fare i conti: 4 ore a settimana per 4 settimane fa 16 ore in un mese… 16 ore x 10,5 mesi (durata della pena) fa 168 ore, per un totale di 7 giorni… rendiamoci conto di quanto polverone sia stato sollevato, perché ognuna delle parti in causa, traesse il proprio soddisfacimento.

Sarebbe interessante sapere quanto denaro è stato speso per tutta questa “manfrina”, ma si sa gli interessi personali prevalgono sempre sulla collettività. I cittadini “normali”, non potranno mai essere “perseguitati” della giustizia come il cittadino Berlusconi, per il quale la legge, evidentemente, è un po’ più uguale rispetto ai miseri mortali.