La paura deve regnare sovrana, e anche se in apparenza si favoleggia un desiderio di pace, l’agire di chi muove i fili di questa umanità sempre più alienata, va in tutt’altra direzione. La paura cattura i pensieri e le emozioni, paralizzando i cuori e il corpo fisico, nel timore che le cose peggiorino… ma in questo modo peggioreranno certamente. Gli Stati Uniti sono “avanti” in questo campo, quindi, perché non mettere in commercio, tra le altre cose, una pistola a forma di smartphone?
Ma che bella notizia, un nuovo strumento di morte comodo ed efficacie, con il vantaggio di poter stare in un palmo di mano, quindi, a partire dalla metà del 2016 sarà prodotta da una startup del Minnesota. La “modica” cifra di 395 dollari, necessaria per acquistare questo gingillo, non disincentiverà di certo i possibili acquirenti, visto che, come annunciato dallo sviluppatore Kirk Kjellberg, sono già arrivate 2500 mail di futuri pistoleri.
La sicurezza prima di tutto, specie in un paese come gli Stati Uniti, dove, ogni anno, muoiono più di 30 mila persone a causa di armi da fuoco. Armarsi come sinonimo di sicurezza… ma l’altro non si armerà di conseguenza, e possibilmente di più? Non aumenterà la cultura del sospetto e dello sparare preventivo? Se poi un’arma ha la forma di uno smartphone, un oggetto di uso comune diffusissimo, la minaccia potrà nascondersi ovunque… ma questo è ciò che desidera chi muove i fili.
Ormai è prassi, per le persone, immergersi nello smartphone e nella sua realtà virtuale, il pericolo potrebbe provenire da qualsiasi parte, l’attenzione diverrebbe continua, l’ansia crescerebbe a dismisura, e ciò porterebbe ad alimentare la paura, e con essa il controllo che una società sempre più aliena a questa umanità vuole mettere in atto. Ma per la “sicurezza”, questo ed altro… bene aspettiamoci “altro”, magari armi più piccole, da riporre ovunque, pronte all’uso per un ideale di giustizia che non terrà mai conto del bene comune.