Ancora una volta un’ondata anomala di maltempo sta interessando l’Italia. Raffiche di vento non usuali si sono rincorse tra la Toscana, l’Umbria e le Marche. Due persone sono morte e notevoli sono stati i disagi dovuti agli scoperchiamenti dei tetti.
La furia del vento ha lasciato dei segni evidenti. In diversi punti la circolazione è stata interrotta per la caduta di alberi sradicati dal vento e le strade appaiono ricoperte da una polvere rossa causata dallo sbriciolamento delle tegole cadute dai tetti.
Le vittime del maltempo, tra la paura e lo sconcerto, sono concordi nel raccontare che non ricordano di aver mai vissuto un’esperienza simile.
Il tempo non è più quello di una volta e i climatologi si eccitano nel misurare nuovi record che vanno a rimpinguare la nutrita schiera dei guinnes dei primati del clima.
Comunque se la casa non ha più il tetto, oppure i vetri della macchina sono andati in frantumi nell’urto con un tiglio divelto, non vi state a preoccupare perché c’è la risposta per tutti i problemi.
Secondo la versione che ci viene propinata dai mass media i cambiamenti climatici sono dovuti al riscaldamento globale causato dalle massicce quantità di anidride carbonica rilasciate nell’aria. Mi è capitato di leggere l’ultimo numero della rivista Focus. All’interno si può trovare un dossier dal titolo: “ Perché il clima è impazzito”. Nell’articolo :” Dove sono finite le stagioni” ho avuto modo di leggere che secondo i climatologi il cambiamento delle stagioni è colpa delle modificazioni delle correnti presenti nell’alta atmosfera dovute al riscaldamento globale.
Ma ci viene detto proprio tutto sul problema del tempo? In verità non molto tempo fa, David Walker, vice Segretario della Air Force per la scienza, la tecnologia e l’ingegneria, di fronte al Congresso degli Stati Uniti d’America dichiarò: “Ci stiamo muovendo verso altri modi di gestione della ionosfera, cosa per cui HAARP è precisamente progettato, immettere energia nella ionosfera per poterla realmente controllare. Ma questo lavoro è già stato completato.” ( tratto da Scie chimiche: smantellano Haarp… hanno già di meglio!)
I militari, da sempre alla ricerca dell’arma perfetta, ci nascondono molti segreti. Spesso chi cerca di avvicinarsi a questa sfuggente verità viene tacciato di “complottismo” e subisce le critiche di molti pseudoscienziati e disinformatori.
Per capire quanto la realtà superi la fantasia vi riporto uno stralcio di un articolo del noto giornale “complottista” Il Sole 24 ore uscito il 5 novembre del 2005 “Scenari del genere sono già stati analizzati al Pentagono. Anni fa, un gruppo di sette ufficiali ha preparato uno studio, “Weather as a Force Multiplier: Owing the Weather in 2025“, presentato nel 1996 nell’ambito di un più ampio lavoro battezzato “Air Force 2025”.
Il rapporto era accompagnato dall’avvertenza che esprimeva solo le opinioni degli autori e non quelle dell’Aeronautica militare, del Dipartimento della Difesa o del governo Usa. «Le tecnologie che matureranno nei prossimi trent’anni – spiegavano gli autori – offriranno a chiunque abbia le necessarie risorse l’abilità di modificare i modelli meteorologici e i loro effetti, almeno a livello locale». «Le attuali tendenze demografiche, economiche e ambientali creeranno stress globali che daranno a molti Paesi o gruppi lo slancio necessario per trasformare questa abilità in una capacità». «Questa capacità offre al combattente strumenti per plasmare il campo di battaglia in maniere mai possibili finora». La tecnologia c’è, concludevano gli ufficiali, «aspetta solo di essere messa insieme».
Dopo aver letto la dichiarazione di fattibilità di questi ufficiali statunitensi non mi sento per niente tranquillo, in quanto emergono ulteriori elementi per ritenere plausibile che i cambiamenti climatici siano indotti da mani militari.