Ma quante belle cose può fare la tecnologia… si certo stiamo giocando e siamo in presenza di una provocazione… queste cose non accadranno mai… ma ne siamo sicuri? Siamo veramente certi che tutto questo non stia già avvenendo? Dopo aver visto questo filmato http://video.repubblica.it/tecno-e-scienze/india-nativi-digitali-alla-riscossa-lo-spot-e-una-provocazione/158124/156617?ref=HRESS-12 su repubblica.it temo veramente che l’escalation tecnologica sia molto più avanti di quello che si creda.
E’ in atto una guerra per la salvaguardia della nostra umanità, sempre più in balia di forze che vogliono impadronirsi del nostro bel pianeta. Vi faccio l’esempio del virus, il quale genera la malattia abbassando le frequenze e di conseguenza la vitalità delle cellule. In questo modo egli potrà entrare e modificare dall’interno il DNA di quella parte dell’organismo, dando luogo alla malattia. Lo stesso sta accadendo per quanto riguarda il nostro pianeta sempre più inondato dalla tecnologia, la quale, malgrado ci consenta di essere sempre più “connessi” ed in grado di colmare ogni distanza, ci fa sentire sempre più soli e tristi. Vi risuona qualcosa? Più si è tristi più ci si ammala… gente allegra il ciel l’aiuta.
Questo buonumore che ormai è sempre più difficile da affermare… provate a fischiettare o a canticchiare per la strada, e vi sentirete osservati come alieni… ma gli alieni o alienati che siano sono loro, esseri che ormai sono assimilati e sempre meno in grado di riconoscere emozioni umane. Ma vogliamo veramente tutto questo? Un bambino deve essere pronto per la tecnologia fin dal primo vagito? Ma stiamo scherzando! Ma anche solo pensarlo, visto che l’energia segue il pensiero, risulta aberrante. Un bambino che nasce già adulto, senza la necessità di compiere le esperienze gli competono, potrà essere coordinato in modo già prestabilito da questa o quella particolare razza aliena… perché è di alieni che si parla e non trovo altro termine per definire ciò che osservo intorno a me.
Signori stiamo perdendo la nostra umanità, quel contatto con il nostro cuore che nessuna tecnologia potrà mai sostituire. Ci stanno ottundendo la coscienza in modo tale che tutto sia “normalizzato”, che non valga più la pena di fare la fatica di andare verso l’altro… basta una mail, un sms, un tweet, una chat… Noooo così non va, non possiamo continuare a vivere sempre più scollegati mettendo barriere fra noi e gli altri, senza quel confronto vero basato sulle emozioni, le quali ci possono anche lacerare dentro, ma perché è la vita che si giova della vitalità del sangue che può finalmente scorrere e rimuovere ciò che ostacola una possibile armonia.
Stiamo diventando freddi ed il calore che eventualmente incontreremo ci apparirà sempre più come negativo. Mi ricordo da bambino quando giocavo con la neve, per poi correre davanti alla stufa a legna, il cui calore a contatto con le mani fredde procurava dolore… ma poi passava e si stava bene riscaldati fuori e dentro il nostro cuore. In maniera più ampia tutto questo sta accadendo a questo pianeta, sempre più raffreddato nelle sue emozioni, sempre più devitalizzato e depauperato delle proprie energie. Tutto è diventato più faticoso, come il confrontarsi con il dolore e la sofferenza, aspetti che diventano sempre meno funzionali ai nostri occhi, e che cercheremo di evitare inibendo la nostra vera natura umana. La sofferenza ci indica ciò che non conosciamo e l’esperienza da compiere, non facciamoci derubare la nostra fatica con l’illusione che tutto si può evitare pigiando un tasto.
Ormai non possiamo fare più a meno della tecnologia, per qualsiasi cosa ci affidiamo ad essa come se fosse la soluzione ad ogni cosa. Se viene paventata una nascita così tecnologica è probabile che si stia lavorando anche ad un concepimento altrettanto tecnologico. Tranquilli sono solo illazioni, così tanto per parlare… intanto però ci sono ormai prove inconfutabili raccolte negli ultimi anni che ci comunicano che attraverso le scie chimiche introiettiamo nano tecnologia tendente a modificarci il DNA con tutte le implicazioni che, la manifestazione Nazionale contro le Scie Chimiche, svoltasi a Modena il 21 dicembre 2013 ha ben spiegato. Vi invito a questo proposito a dedicare qualche minuto all’osservazione di questo video http://www.yogavitaesalute.it/la-finestra-sul-mondo/il-punto-di-vista-di-mr/comizio-di-massimo-rodolfi-alla-manifestazione riguardante il comizio di Massimo Rodolfi ideatore della manifestazione.
Tutto viene “normalizzato” e davanti a questi obbrobri diciamo anche che è bello, che tutto questo va nella direzione del futuro e che dobbiamo seguire il progresso. A questo punto facciamoci una domanda e valutiamo se dopo l’avvento di questa tecnologia e del suo utilizzo sempre più sfrenato l’umanità ha aumentato il suo tasso di felicità… poi guardiamo avanti pensando che ciò che abbiamo visto fino ad ora è solamente la punta dell’iceberg… beh un po’ di timori potranno insorgere.
La “libertà” che la tecnologia ci dona non è poi così reale, non è che stiamo diventando “macchine” che debbono produrre energia? Ma questa energia dove va? Forse a mantenere in piedi una struttura tipo matrix, nella quale noi siamo i criceti che giranno nella ruota producendo energia senza andare da nessuna parte, ma con l’illusione di fare tanta strada.
Un po’ come gli allevamenti intensivi dove lo spazio di manovra è sempre più ridotto, dove ingrassi più velocemente con un minore dispendio di risorse, aumentando quindi il ricavo… il problema è che poi diventiamo cibo, ma niente paura continuiamo a fare finta di nulla prima o poi passerà… forse! Meglio mantenerci collegati al nostro cuore e vedremo oltre questa rappresentazione della vita, una vita che sia reale, nella quale nutrire la nostra umanità. Siamo ancora in tempo, l’essere umano è stato creato per aiutarsi vicendevolmente, per quanto questo possa apparire lontano se non impossibile, la nostra vera natura saprà affermare il lignaggio che ci appartiene.