Il sale eccessivo fa male, lo conferma uno studio americano pubblicato dal New England Journal of Medicine, prendendo in considerazione 187 Paesi nel mondo, e snocciolando un dato inquietante che parla di 1 milione e 650 mila morti all’anno, a causa dell’uso smodato del sale. I consumi medi, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, sono di 3,95 grammi di sodio al giorno, invece di 2 grammi consigliati.
Un uso elevato di sodio provoca un aumento della pressione arteriosa, principale fattore di rischio per malattie cardiovascolari, con un aumento delle probabilità di ictus ed infarti, e se il cuore e il sistema circolatorio funzionano male, si innesca una reazione a catena che va ad interessare tutto l’organismo, con danni ingenti per la nostra salute.
Il sale viene utilizzato per dare sapore agli alimenti, e non tutti sanno che può dare dipendenza agendo come una droga. Inoltre, chi si abitua a mangiare salato deteriora le papille gustative, per cui i sapori non vengono più percepiti, dovendo necessariamente aumentare le dosi per sentire sapore. Per non parlare dell’apparato digerente, il quale subisce danni enormi dall’uso eccessivo di sale, visto che il consumo di sodio è associato a una maggiore incidenza di tumore allo stomaco, il secondo più letale al mondo, dopo quello al pancreas.
Forse salando eccessivamente i cibi, abbiamo la sensazione di dare sapore alle nostre vite, ma è anche vero che i cibi che mangiamo sono sempre meno genuini, e con qualcosa bisogna pure camuffarli. Questo quando va bene, perché molto spesso sono adulterati, essendo il prodotto di una azione di riciclo, perché chi vuole fare profitto non butta via niente, e il sale, assieme a tante al tre cose, viene aggiunto industrialmente per rendere mangiabile, per modo dire, qualcosa che sarebbe meglio buttare nella pattumiera.
Magari le multinazionali del farmaco c’entrano anche qui, visto che il sale produce tante belle malattie, che con i loro effetti collaterali, rappresenta una cambiale in bianco per Big Pharma, un guadagno a ciclo continuo. A pensare male spesso ci si prende, e in questo caso ne ho quasi la certezza, almeno questa è la mia sensazione.