Fonte foto: www.4surf.it
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Caro Renzi tu vuò fa l’americano e se gli Yankees vogliono il petrolio di Santa Maria di Leuca nessun problema, lo sblocca Italia serve anche a spianare la strada alle trivelle, proprio quello che ci voleva. Il Salento, una vera e propria perla italiana, corre il rischio di annegare in un mare di idrocarburi, invece di essere protetto con la creazione di parchi regionali costieri facendola divenire aerea protetta. A questo proposito la Regione Puglia sta correndo ai ripari, preparando un ricorso alla Corte Costituzionale contro il decreto convertito in legge i 5 novembre scorso, cercando di evitare questo scempio a carico dei 19 comuni rivieraschi interessati che vanno da Otranto a Gallipoli.

L’Italia è ormai un discount nel quale fare acquisti a poco prezzo, un luogo nel quale si può essere arroganti, frutto di accordi presi in passato da chi avrebbe dovuto avere in cima ai propri principi la dignità e il cuore di preservare il bene comune e la salute dei cittadini. Non è così evidentemente, e allora è una corsa ad accaparrarsi le risorse di questo paese, in questo caso da parte della Global Med Llc, una società gestita dalla super potenza mineraria inglese Bhp Billiton, una delle società con più miniere e giacimenti petroliferi al mondo, con sede amministrativa in Colorado e interessi minerari al largo di Nuova Zelanda, Marocco, Cina, Belize e Sud Africa.

Il profitto viene fiutato ma poi bisogna accertarsi che il profumo di petrolio conduca a una sorgente, e per fare questo occorre la tecnologia air gun, una tecnica per ispezionare i fondali marini, per comprendere che cosa cela il sottosuolo. Si tratta di spari fortissimi e continui, ogni cinque o dieci minuti, di aria compressa che mandano onde riflesse da cui estrarre dati sulla composizione di ciò che si cela sotto i fondali marini.

Questa tecnica è dannosissima agli abitanti marini perché può creare lesioni ai pesci, soprattutto per quanto riguarda l’udito, aspetto gravissimo perché le specie ittiche tendono a perdere il senso d’orientamento per accoppiarsi e trovare il cibo. A pensare male ci si prende recita un antico adagio, e molto probabilmente questa è la causa degli spiaggiamenti dei cetacei che perdono la bussola, apparentemente senza motivo, come è accaduto ai 9 capodogli spiaggiati a Peschici nel 2009, e ai tanti episodi che accadono in diversi luoghi del pianeta.

Come riportato da alcuni studi condotti dal Canadian Department of Fisheries, i quali, hanno dimostrato che l’esposizione ad air-gun può provocare danni a lungo termine anche in invertebrati marini, come nei granchi, in cui sono stati osservati danni ai tessuti (emorragie) e agli organi riproduttivi. Lo stesso dicasi per le tartarughe marine, nelle quali sono stati osservati cambiamenti comportamentali, tendenza ad allontanarsi dal sito oggetto delle indagini geosismiche e danni temporanei o permanenti all’apparato uditivo.

Troppe, sono le porte aperte dall’avidità umana e non solo, perché tutto questo faccia rinsavire il genere umano ormai colluso con forze aliene a questa umanità. Il primo pozzo petrolifero della storia venne scavato a Titusville, in Pennsylvania, il 27 agosto 1859, come riportato da wikipedia, possibile che dopo 155 anni siamo ancora dipendenti da questa materia prima per la quale ogni barbarie è concessa?

Possibile che l’essere umano sia disposto a uccidere pur di accaparrarselo per mera avidità? I tempi non sono ancora maturi perché l’essere umano ritrovi la sua vera natura presente in latenza nelle pieghe della sua esistenza, ma la ritroverà prima o poi riconoscendo in essa quel tesoro che ha sempre cercato fuori di sé.