Negli Stati Uniti i veterani di guerra saranno aiutati da Watson, il supercomputer. Pochi giorni fa la IBM ha annunciato che il delicato reinserimento degli ex soldati nella vita civile verrà affidata a Watson. Il supercomputer, dopo aver partecipato ad un telequiz, diverrà un ‘life coach’.
Stiamo toccando delle vette di ignoranza quanto mai pericolose. Per imporre dei modelli economici distruttivi continuiamo a rifugiarci nella guerra, e non paghi di tutto ciò ci stiamo apprestando a regalare la nostra vita alle macchine.
Al momento tocca ai veterani finire nelle spire elettroniche di un computer. Stiamo prendendo una china pericolosa, se tanto mi da tanto presto arriverà il momento in cui gli anziani e i bambini dovranno sottostare alle decisioni di una macchina. L’indifferenza si sta sostituendo al calore umano e la solidarietà viene considerata come un impedimento alle proprie smanie di affermazione personale. I mezzi di informazione non danno spazio alle critiche contro il transumanesimo. Svegliamoci da questa apatia generalizzata altrimenti, presto, baratteremo l’umanità con dei freddi chip al silicio.