Leggo  un interessante discorso sulle “ teorie del complotto” che riprendo volentieri perchè diffonde il pensiero condiviso da tutte le persone incontrate in anni di divulgazione che non riescono ad accettare di vedere la realtà con i propri occhi o ascoltarne il racconto e comprenderlo per quello che è.

L’articolo apre il discorso sostenendo che, al di là dei fraintendimenti etimologici relativi al termine “complottista”, interessa soprattutto riflettere sugli effetti negativi che produce la teoria del complotto”, secondo la quale, “la causa prima di numerosi eventi, specialmente politici e pubblici, va rintracciata nella cospirazione”.

Riflettiamo dunque!

Si dice che: Il problema principale del complottismo, è il pessimismo di fondo. Accusare continuamente i poteri forti descrivendoli come mostri famelici non induce certo una visione rosea dell’esistenza. Sebbene i sostenitori di tali teorie ci incoraggino alla ribellione, la loro descrizione della realtà è infatti talmente devastante da indurre, di fatto, solo un senso di fallimento e disperazione.”

Ecco il problema!! I complottisti sono pessimisti e inducono disperazione nella povera gente che li ascolta!!

Voglio parlare un attimo di uno dei tanti personaggi, conosciuto, letto e ascoltato nonostante quel che dice e quel che fa; persona molto ottimista, casualmente anche molto ricco, il cui potere finanziario è talmente elevato che gli permette operazioni superiori, come onere economico, a quello che possono certi Stati, ridotti in miseria dalle banche che anche lui possiede: Bill Gates.

Questo signore, sempre sorridente e assolutamente non disperato, grazie all’impero economico di cui dispone è il maggiore finanziatore e sostenitore della geoingegneria, che, per chi volesse continuare a non saperlo, programma e sperimenta i cambiamenti climatici, quelli che vengono erroneamente ma insistentemente attribuiti alle attività umane. Della serie che continuano ad incolpare noi che andiamo a lavorare in macchina e ci scaldiamo con il gas, delle inondazioni, frane, disastri ambientali, terremoti, maremoti, uragani…di tutto ciò che la geoingegneria provoca con le scie chimiche o con le onde haarp o elettromagnetiche, che rilasciano continuamente nel mondo e che hanno devastato interi territori in modo permanente, ma non basta, allegramente continuano.

Questo ottimista e poliedrico signore ha molti interessi, tra le altre cose si interessa di “salute”, in particolare di “vaccini” tramite la Bill & Melinda Gates Foundation, insieme alla moglie, altrettanto ottimista e sorridente come lui. Questi allegri signori, come riporta il 17/Maggio/ 2002 il Wall Street Journal , acquistano quote delle nove maggiori multinazionali farmaceutiche ( fra le altre Merck, Pfizer, Johnson and Johnson, Wyeth, Abbott Labs) per un valore di 205 milioni di dollari, riunendole tutte e fondando la GAVI Alliance ovvero una nuova multinazionale “ Alleanza Globale per le Vaccinazioni e l’Immunizzazione” insieme alla Banca Mondiale e all’Organizzazione Mondiale per la Sanità. Questo impegno secondo quanto dichiarato pubblicamente e candidamente dal diretto interessato va oltre l’interesse puramente finanziario. Nel TED talk del febbraio 2010 Bill Gates spiega chiaramente che

il mondo ha oggi 6,8 miliardi di persone. Ci dirigiamo verso i 9 miliardi. Se facciamo un buon lavoro con i nuovi vaccini, la sanità, la salute riproduttiva, possiamo diminuirle di un 10/15 %”.

La popolazione per questi allegri e ottimisti signori, siamo noi, tutti noi, non certo loro!

Loro sono al di sopra solo perchè possono, cioè hanno i mezzi, l’incoscienza, la crudeltà intellettuale necessaria e la determinazione utile per inseguire un progetto di “ riduzione della popolazione mondiale”. Lo attuano e ce lo propongono per il nostro bene, perchè loro decidono che il Pianeta non può sopportare questo elevato numero di persone, che sono una minaccia agli elevati consumi; potrebbe comportare per tutti un ridimensionamento, una spartizione, una condivisione!!! Non sia mai! Di gran lunga preferibile ridurre le persone e farlo a loro insaputa, così non se ne accorgono neanche!

Siamo noi i complottisti?

Siete certi che la depressione deriva da noi che leggiamo, studiamo, ascoltiamo, facciamo i collegamenti, capiamo e divulghiamo il discorso?

Ma noi complottisti facciamo anche di più e, là dove è possibile, andiamo a verificare nel concreto come stanno le cose. A proposito di vaccini ci capita di imbatterci in due grandi ricercatori Italiani, scienziati riconosciuti a livello internazionale, che hanno anche quella ormai rara onestà intellettuale per cui divulgano quello che scoprono e non demordano di fronte a nessuna pressione esterna, rimanendo ostinatamente fedeli ai risultati delle loro ricerche.

Il dottor Montanari e la dott.ssa Gatti, quando vennero ritirati dal mercato i vaccini della Novartis riuscirono ad acquistare in extremis il vaccino antinfluenzale “Agrippal S1” per analizzarlo. “ Il risultato? Sempre lo stesso ( scrive Montanari sul suo blog, ripetendolo nella conferenza organizzata da noi a Modena) vaccino contaminato da micro e nanoparticelle inorganiche (Acciaio, Bario, Titanio, Silicio, blocchetti di Calcio), tutte particelle solide, piccole e meno piccole, ma tutto come già riscontrato negli altri 20 vaccini che avevamo controllato in precedenza”.

Dovrebbe essere superfluo ricordare che i metalli pesanti inseriti in fiale che vengono somministrate a esseri umani, che non hanno ancora sviluppato il proprio sistema immunitario, ma anche dopo, possono essere causa certa di malattie invalidanti, le stesse che poi vengono scritte sul bugiardino di questi farmaci, che non leggiamo né noi che accompagniamo i nostri figli al supplizio, né i dottori che sono dentro a questa routine intellettuale, né le organizzazioni mondiali della sanità che sono gestite e finanziate, come abbiamo visto, da persone sorridenti, allegre ed ottimiste come quelle di cui abbiamo parlato.

Sta di fatto ritorno all’articolo sui complottistiche il complottismo ci rende passivi, sembra un’ottima strategia di addormentamento delle coscienze…

Ti faccio credere che tutto sia buio, che non ci sia via di scampo, che il male regni sovrano, in modo da indurti una tale sfiducia nel presente da renderti totalmente rassegnato allo status quo. Poi, per rendermi credibile, aggiungo “ribellati”, ma a quel punto è troppo tardi perché il suggerimento abbia qualche effetto sulla mia coscienza addormentata.”

E allora stiamo zitti? Quelle brave persone anticomplottiste “ Chi tace, acconsente” non lo hanno mai sentito dire?

Non si accorgono che “tutto è buio” è un discorso costante di tutte le TV ?

Non vengono sfiorati dall’idea che respirare da anni un’aria densa di quelle schifezze che spargono in cielo, destinate necessariamente alla nostra respirazione e alla ricaduta sul terreno, si inseriscono nei nostri corpi fino a trasformarci di giorno in giorno?

Ovvio che se non vedo, non dubito e penso ad altre soluzioni… i piccoli gesti migliorano il mondo. Le nostre piccole e normali esistenze contano moltissimo. Se tutti noi, piccoli come siamo, ci impegnassimo a scoprire la nostra vera natura, dedicando del tempo al risveglio interiore, e se ogni giorno ci sforzassimo un pochino di essere gentili, amorevoli, rispettosi, e di non fare agli altri ciò che non vorremmo fosse fatto a noi, tanto per citare un Grande, il mondo inizierebbe a mutare. E a quel punto i poteri forti, sempre che detengano tutto questo potere, non riuscirebbero ad arginare il nostro entusiasmo”

La corruzione che ci sovrasta altro non è che uno specchio della nostra interiorità. Inutile continuare ad accusare i “Grandi” per evitare di guardarsi dentro. E’ tempo di assumerci la nostra fetta di responsabilità e di ammettere che, se siamo giunti a un’epoca tanto difficile, la colpa non va necessariamente rintracciata nei poteri occulti o nel New World Order, ma dentro di noi.”

Verissimo!

Ma questa consapevolezza diventa una “fuga” se non vediamo che dentro di noi ci sta anche la paura di guardare in faccia la realtà, di capirla e di accettarla. Dentro di noi c’è l’antico bisogno di rifugiarci nell’illusione, la paura di doverci assumere la responsabilità del cambiamento in prima persona, il terrore della presa di coscienza dei nostri limiti, su cui fioriscono queste realtà, ma anche delle nostre potenzialità e, non ne parliamo, della necessità di testimoniarle e farle valere.

Il grande limite delle teorie del complotto ci dice ancora l’articolo è quello di puntare il dito sull’altro, anziché stimolare le persone a guardarsi dentro…”

Guardarsi dentro significa prendere contatto con la propria ignavia, pigrizia, paura, piccolezza. Guardarsi dentro è vedere dove è collocata la propria identificazione e sentire tutta la fatica che si deve fare per crescere e imparare a credere in se stessi, nella propria forza, nelle proprie reali capacità. Parte sicuramente da ognuno di noi il cambiamento e il primo segnale di riscatto lo vedo nell’accogliere la Verità e testimoniarla, non nel differirla, accampando le più diversificate argomentazioni a scusante di quella grande fatica che è lo stare di fronte al Vero, sia fuori che dentro di noi.

La Verità ci rende liberi” ma la libertà ha un prezzo: è giunto il momento di non fuggire, di stare al cospetto del Vero, di documentarlo, di renderlo esplicito, di farlo vedere e riconoscere, di esporlo alla luce del sole e di non essere più minimamente complici di quel millenario, abituale oscuramento e mascheramento che ha ingannato le masse da sempre. Oggi si inizia a vedere la Luce che sgretola le maschere e mette a nudo il Re.

Il volto del Potere è alla consunzione: perde continuamente brandelli delle proprie maschere e il “complottista” è un mezzo attraverso il quale quella luce può far vedere la realtà delle cose che accadono. Non ci siamo abituati: nel nostro mentale collettivo e nelle nostre emozioni dobbiamo digerire millenni di immaginazione e di presunzioni. Abbiamo sempre sognato e presupposto che “ i Grandi” lo fossero realmente e nonostante tutti gli errori storici di cui siamo stati testimoni, non riusciamo ad ammettere che i Grandi possono essere più piccoli e bastardi di noi. Ammetterlo significa doversi rimboccare le maniche per realizzare la propria reale grandezza e questo ci fa veramente paura, ma è anche il vero motivo per cui non ci dobbiamo scoraggiare e, fieri di noi, dobbiamo continuare a lacerare tutti i veli della menzogna.