Oggi è lunedì di Pasqua, ricorrenza dell’incontro delle donne con l’Angelo avvenuto nel sepolcro. Per tutti è tradizione fare una gita fuori porta, ma per qualcuno questa “gita” è di una portata maggiore, un viaggio della speranza dove poter risorgere ad una vita carica di umanità.
Speriamo di non assuefarci mai ad eventi come questi, nei quali disperati alla ricerca di una vita migliore si avventurano in mare con ben poco da perdere. Negli ultimi due giorni quasi 1200 migranti sono sbarcati sulle nostre coste, 828 solo ieri a Pozzallo, in provincia di Ragusa, e stanotte 321 sono stati soccorsi al largo di Lampedusa.
Non è un problema di facile soluzione, almeno in apparenza, anche se ho la sensazione che tutto sarebbe a portata di mano, ma manca veramente la volontà di risolvere questo problema ormai annoso. Ci vorrebbe umanità, la quale invece latita, perché l’ignoranza umana tende a dividere schifata, nei confronti di ciò che potrebbe minare il proprio “benessere”.
Non dobbiamo scordarci che queste persone vivono in paesi che sono stati depredati, e che buona parte del benessere di pochi, è avvenuto grazie allo sfruttamento di molti. Il rischio è quello di abituarci, tanto sono lontani, tanto qualcuno se ne occuperà, tanto prima o poi passeranno oltre e noi potremo tirare un sospiro di sollievo e tornare alla nostra “normalità”.
Il genere umano è capace di slanci di generosità inaspettati, e gli abitanti che accolgono questi disperati lo dimostrano. Manca però una azione coesa, consapevoli del fatto che facciamo parte di un organismo, il quale per potersi mantenere in buona salute, dovrà necessariamente acquisire una equa distribuzione delle energie.
Siamo come davanti alla malattia, e visto che apparentemente non ne siamo ancora stati contagiati, facciamo finta che non esista. Tranquilli ci penserà la vita a metterci di fronte ciò che abbiamo prodotto… non è una minaccia, ma una legge di natura, alla quale non possiamo sottrarci, anche se pensiamo di poterla fare sempre franca, scampando ciò che è ineluttabile.
Immaginiamo di avere un sintomo che viene inascoltato perché abbiamo altro fare, e non possiamo impegnare energie in questa direzione. Ne deriverà certamente una malattia che tenteremo di delegare a qualcosa di esterno, ma in ogni caso la vedremo aumentare di intensità, fino a quando non ce ne prenderemo cura, e con l’accoglienza necessaria, cominceremo a scioglierla. Dobbiamo cominciare a percepirci come parte dello stesso organo.
Non voglio convincere nessuno, desidero semplicemente porre la questione sotto un’altra prospettiva, con l’intento di maturare una riflessione che conduca ad una maggiore consapevolezza.
Non certo come Matteo Salvini, il quale vuole la sospensione dei soccorsi a questi nostri fratelli più disagiati. Egli rappresenta la prosecuzione di una saga leghista, sintomo di un malessere del paese capace solo di dividere, quando chiunque sano di mente, sa che solo con l’unione e il cedere i propri interessi personali vi può essere risanamento. L’essere umano è fatto così, non importa di quale corrente di pensiero o linea politica, appena vede un rivolo d’acqua, subito lo circoscrive per nutrire i propri possedimenti, a scapito degli altri.
Matteo Salvini ha annunciato che fra 10 giorni andrà in visita in Sicilia. Consentitemi un po’ d’ironia, ma non potremmo fare uno scambio, ed imbarcarlo per un viaggio a ritroso? D’altra parte se si vuole risolvere veramente il problema, bisognerà pure andare alla radice, o no?
Caro Salvini, visto che l’operazione Mare Nostrum costa 300mila euro al giorno ai cittadini, come hai affermato, perché tu e la casta di cui fai parte, non fate un atto di umanità prendendovi cura della vita, e cominciando a restituire almeno un po’ di umanità… se poi verranno i soldi, tanto meglio, per il momento sarebbe più che sufficiente.
Forza e Coraggio, la vita è più forte e restare umani ci consentirà di coglierla in tutta la sua bellezza.