Collegandosi al sito www.issalute.it nell ´area falsi miti e bufale, appare la seguente schermata (1):
Dopo essersi collegati alla sezione vaccini, possiamo visionare un elenco di affermazioni, che secondo il Ministero, sarebbero falsi miti e bufale. Cerchiamo ora di analizzarne alcune.
PRIMA PRESUNTA BUFALA
I bambini che ricevono il vaccino contro morbillo, parotite e rosolia, preparato con virus vivi attenuati, possono diventare fonti di contagio.
COMMENTO DELL´ISS
Dopo essere stato vaccinato contro morbillo, rosolia e parotite, il bambino non trasmette questi virus alle persone con cui viene a contatto (…).
NOSTRO COMMENTO
Non sono i bambini vaccinati mediante i vaccini per morbillo, parotite e rosolia a poter trasmettere l´infezione, ma quelli vaccinati per la varicella. Il problema è che l´antigene della varicella è presente nel vaccino tetravalente che contiene anche gli antigeni per le altre tre malattie. Siccome non siamo nati ieri e neanche stupidi, non crediamo minimamente che tale grossolano errore da parte del Ministero sia stata una ´´svista´´. Del resto, che i bambini vaccinati contro la varicella possano trasmettere l´infezione per almeno sei settimane successive alla vaccinazione, non lo affermiamo noi, ma sta scritto sul bugiardino del vaccino tetravalente Priorix tetra . Leggete con i vostri occhi (2):
Potremmo pensare che i dottori del Ministero non abbiano mai letto il bugiardino del Priorix tetra e sarebbe grave. Se cosí non è, rimane in piedi una seconda ipotesi facilmente deducibile, siete d’accordo?
SECONDA PRESUNTA BUFALA
Noi non discutiamo il fatto che gli effetti gravi siano rari, su questo siamo d´accordo. Noi affermiamo che non sono importanti solo gli effetti gravi eclatanti, ma soprattutto quelli che non si manifestano subito. Se mio figlio diventa un soggetto allergico, sviluppa l´asma, il diabete, il cancro o una patologia autoimmune dopo diversi anni dalla vaccinazione, chi mette in relazione le due cose? Le reazioni non sono solo lievi e temporanee come ci vogliono far credere.
Questa vi pare una lieve reazione?
E quest´altra?
Anche questa è una reazione da nulla?
Conoscete la vicenda del virus SV 40? Negli 60, circa 98 milioni di cittadini americani sono stati contaminati da questo virus presente nelle cellule renali di scimmia verde utilizzate per fabbricare i vaccini antipolio. Si è poi scoperto che questo virus, innocuo per le scimmie, aveva fatto sviluppare negli esseri umani diversi tipi di cancro, soprattutto mesoteliomi. Queste informazioni le ho trovate sul portale del CDC americano:
Le stesse sono state poi rimosse dal sito della CDC il quale ora nega qualsiasi correlazione tra virus SV40 e cancro. Ma le prove ci sono, eccole:
I vaccini sono sicuri? Allora se sono sicuri come mai è stato rilevato che piú vaccini si fanno e piú bambini muoiono? Se non ci credete leggete questa ricerca, non mi sto inventando nulla:
ALTRA PRESUNTA BUFALA
NOSTRO COMMENTO
Davvero? Parliamo dell´alluminio. Si lo so cosa state pensando, che ingeriamo molto piú alluminio con l´alimentazione. Vero. Quello che non viene detto è che solo lo 0,3% di quello ingerito viene assorbito:
–R.A. Yokel, R.L. Florence “Aluminum bioavailability from tea infusion” FoogVhem. Toxicol. 2008 dec; 46(12): 3659-3663.
-R.A. Yokel et al. “Aluminum bioavailability from basic sodium aluminum phosphate, an approved food additive emulsifying agent, incorporated in cheese´´. Food and Chemical Toxicology Volume 46, Issue 6, June 2008, Pages 2261–2266).
Quello iniettato con un vaccino, invece, viene assorbito al 100% e si accumula in diversi organi, compreso il cervello:
Yokel, RA; McNamara, PJ. (2001) Aluminum toxicokinetics: an updated minireview. Annu Rev Pharmacol Toxicol 88:159–67.
Ed ora alcuni studi sui danni provocati dall´alluminio presente nei vaccini:
Ora sappiamo anche che gli adiuvanti dei vaccini possono scatenare una reazione autoimmune infiammatoria detta ASIA, leggete qui:
A parte gli adiuvanti tossici come l´alluminio, alcuni vaccini contengono sostanze inquietanti come quelle evidenziate in rosso del Priorix Tetra:
Le sigle Wistar RA/27/3 ed MRC-5 sono cellule di feti umani abortiti. In pratica i virus di quel vaccino sono stati allevati su quel tipo di cellule. Siccome molte persone non credono a quello che diciamo, allora vi preghiamo di controllare con i vostri occhi. Questo è il sito dell´azienda che li produce:
E questo è quello che appare quando si avvia la ricerca:
Il problema è che nessuno ha mai verificato se questa roba da brividi possa provocare malattie ai bambini. Il sospetto di una ricombinazione del DNA del bambino non si puó escludere.
Che dite, diamo una sbirciatina anche al Gardasil, il vaccino per il papillomavirus? Questo vaccino contiene Polisorbate-80, nome tecnico Tween-80. In esperimenti sui ratti ha prodotti danni alle ovaie, ecco lo studio:
Inoltre, esiste un brevetto nel quale si parla dell´idea di creare un vaccino che induca sterilità negli animali come metodo contraccettivo. In questo vaccino è indicata, a pagina 6, la presenza del polisorbate-80 (3)(4):
Non finisce mica qui sulle sostanze contenute nei vaccini. Il Dr. Stefano Montanari e sua moglie A. M. Gatti, hanno analizzato al microscopio elettronico i vaccini ed hanno trovato in tutti i campioni particelle metalliche inquinanti di piombo, tungsteno, acciaio ecc. che non dovrebbero essere presenti in nessun vaccino. Ecco alcune immagini (5):
La cosa curiosa, è che tali sostanze inquinanti non sono state trovate nei vaccini per gli animali, inquietante, vero? In ogni caso su questa vicenda sta indagando la procura di Roma´´.
ALTRA PRESUNTA BUFALA
NOSTRO COMMENTO
Anche se non viene fatto esplicitamente il nome, si riferiscono ovviamente al Dr. Wakefield, la cui vicenda tutti quanti conosciamo. La vicenda Wakefield è molto complessa, ci vorrebbero almeno quindici pagine per svilupparla. Chiunque commetta un reato deve pagare, ma Wakefield si è comportato professionalmente in modo corretto, lo dimostra il fatto che nel 2012 la Corte Suprema inglese lo ha completamente riabilitato, ecco l´articolo:
Naturalmente, di questo non se ne parla! Gli studi elencati dall´ISS dimostrano che non ci sia correlazione. Io possiedo altre ricerche che dimostrano il contrario. Ci sarebbe da chiedersi chi ha finanziato quale ricerca, a questo non so rispondere. Ecco le mie ricerche:
Abbiamo anche delle sentenze specifiche, eccole:
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Tribunale di Ascoli Piceno, sentenza N. 489/08, nesso causale tra vaccino e ritardo psicomotorio;
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Corte d´appello di Milano, sentenze N. 413/09 e 488/10, nesso causale tra vaccino antipolio e autismo;
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Tribunale di Pesaro, sentenza N. 256/12, nesso causale tra vaccino e ritardo psicomotorio;
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Tribunale di Urbino, sentenza N. 219/11, nesso causale tra autismo e vaccino antiepatite B.
Ma non finisce qui. Le prove della correlazione tra autismo e vaccini c´erano ma hanno cercato di insabbiarle senza riuscirci. Negli USA, nel 2015, infatti, è scoppiato uno scandalo quando la vicenda è venuta a galla. Ecco l´articolo (7):
ALTRA PRESUNTA BUFALA
NOSTRO COMMENTO
Evidentemente quelli dell´Istituto non hanno mai letto la relazione finale della commissione parlamentare d´inchiesta sull´uranio impoverito. Decisamente una penosa lacuna per chi si occupa di vaccini. Eccovi alcuni stralci decisivi (8):
´´La Commissione parlamentare d´inchiesta sui casi di morte e di gravi malattie che hanno colpito il personale italiano impiegato all´estero, nei poligoni di tiro e nei siti in cui vengono stoccati munizionamenti, in relazione all´esposizione a particolari fattori chimici, tossici e radiologici dal possibile effetto patogeno, ha accertato che l´85% dei militari che hanno contratto gravi malattie non è mai uscito dai confini nazionali per partecipare alle missioni di pace. Per tale motivo, è lecito ipotizzare che le cause di tali patologie nulla abbiano a che fare con l´eventuale esposizione con l’uranio impoverito (seduta Commissione n. 23 del 9 marzo 2011)´´
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´´Come già evidenziato nella relazione intermedia di luglio, la vaccinazione comporta dei rischi in termine di problemi di immunosoppressione, iperimmunizzazione, autoimmunità e di ipersensibilità. Questa affermazione ha trovato conferma dall’analisi dei documenti pubblici dei vaccini, quali fogli illustrativi e schede tecniche´´.
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´´Peraltro, anche agli esiti della ricerca condotta su 600 militari del 186º Reggimento «Folgore» reduci da missioni internazionali in teatri di guerra, era emersa “la possibilità che pratiche vaccinali particolari fossero state suscettibili di comportare una «disorganizzazione del sistema immunitario» che avrebbe potuto a sua volta essere alla base di patologie autoimmuni quali la tiroidite autoimmune, la sclerosi multipla, l’eritema nodoso, il lupus, l’artrite reumatoide, il diabete, la neurite ottica e, secondo alcuni ricercatori, di leucemie e linfomi´´
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´´Per quanto concerne le modalità di somministrazione dei vaccini, le Linee Guida del 2008 prevedono l’obbligo di una corretta anamnesi prevaccinale´´.
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´´Dai lavori della Commissione e dalla documentazione raccolta è emersa la necessità di svolgere esami pre-vaccinali prima della somministrazione dei vaccini, sia al fine della valutazione d’immunità già acquisite, sia al fine dell’accertamento di stati di immunodepressione che sconsiglino di somministrare il vaccino in quello specifico momento´´.
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´´Dalla documentazione che la commissione ha richiesto alla case farmaceutiche, queste affermano che << sono ben 22 le indicazioni di svolgere accertamenti pre-vaccinali volti ad escludere l´esistenza di eventuali stati di immunosoppressione, 7 quelle che prevedono la preventiva valutazione dell´efficienza o inefficienza del sistema immunitario, 3 quelle riferite alle necessità di escludere malattie autoimmuni, 9 le malattie oncologiche e ben 11 che chiedono una vera e propria analisi di una eventuale immunodeficienza>>.
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´´Infatti la Commissione, nell’ambito della sua attività di indagine, ha preso conoscenza di casi in cui si erano manifestate reazioni avverse in seguito alle vaccinazioni, con l’instaurarsi di patologie autoimmuni o neoplastiche sopravvenute, in una parte di popolazione militare non sottoposta a fattori di rischio diversi da quelli vaccinali´´.
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´´È infine assolutamente necessario rimarcare che gli esiti del progetto SIGNUM, nonché le risultanze dello studio effettuato dal Prof. Nobile sui militari della Brigata Folgore, portano ad affermare un significativo incremento della frequenza di alterazioni ossidative del DNA e di cellule micronucleate, a fronte di soggetti sottoposti a vaccinazioni in numero superiore a cinque o con vaccini viventi attenuati o con prevalente attività outdoor´´.
CONCLUSIONI DELLA COMMISSIONE
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´´ Alla luce degli elementi raccolti, la Commissione conferma che vi sia una associazione statisticamente significativa tra patologie neoplastiche e linfoproliferative, e altre patologie (es. quelle autoimmuni), e la somministrazione dei vaccini secondo la profilassi vaccinale militare. La commissione ritiene di non poter escludere il nesso di causa´´
Ritengo che possa bastare. Per quelli che ci giudicano incoscienti perché non vacciniamo i nostri figli, vi abbiamo dimostrato che con i vaccini siffatti non ci sono le condizioni di sicurezza. Noi chiediamo:
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Vaccini monovalenti.
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Senza sostanze tossiche.
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Possibilmente somministrati per vie alternative alla iniezione.
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Esami prevaccinali come consigliato dalla relazione finale d´inchiesta parlamentare.
E infine, smettetela di definirci no-vax, siamo stufi. Non siamo contrari ai vaccini, li vogliamo sicuri, voi no?
FONTI
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https://patentimages.storage.googleapis.com/a3/4a/72/105b4327d326dc/WO1999034825A1.pdf
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S. Montanari, A.M. Gatti ´´Vaccini si o no?´´ Macro edizioni 2015
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Commissione parlamentare d´inchiesta sui casi di morte e di gravi malattie che hanno colpito il personale italiano impiegato in missioni militari all´estero, nei poligoni di tiro e nei siti di deposito di munizioni, in relazione all´esposizione a particolari fattori chimici, tossici e radiologici dal possibile effetto patogeno e da somministrazione di vaccini, con particolare attenzione agli effetti dell´utilizzo di proiettili all´uranio impoverito e della dispersione nell´ambiente di nanoparticelle di minerali pesanti prodotte dalle esplosioni di materiali bellico e a eventuali interazioni (istituita con delibera della Camera dei Deputati 30 giugno 2015, modificata con delibera della Camera dei Deputati 15 novembre 2017).