Il 16 gennaio 2019, a Modena, è nato un nuovo partito, denominato Movimento 3 V – Vaccini Vogliamo Verità. Io e alcune altre persone iscritte a Riprendiamoci il Pianeta – Movimento di Resistenza Umana ne facciamo parte, ma questo partito non è emanazione della nostra associazione, ma nasce dall’incontro di persone provenienti da esperienze diverse. Ma non voglio parlare di questo in questa sede, bensì voglio chiarire da subito delle sterili polemiche che già si affacciano all’orizzonte.
Mi rimbalzano infatti da alcune chat dei commenti che gettano pesante discredito sull’operato di Riprendiamoci il Pianeta. In primo luogo si vorrebbe vedere l’associazione di cui faccio parte come promotrice del nuovo partito, cosa che non è assolutamente vera. Poi veniamo accusati di creare ulteriore divisione nel movimento freevax, con la finalità di organizzare un referendum per l’abrogazione della legge Lorenzin. Invece, personalmente non conosco quali siano queste forze, e come associazione riteniamo che questo sarebbe un suicidio politico.
Infine saremmo accusati di aver contribuito al fallimento di SìAmo a partire dalla sua nascita, visto che avremmo boicottato la sua possibilità di partecipare alle scorse elezioni del 2018. E allora, siccome cornuti va bene, ma anche mazziati no, come si usa dire in Italia, ora procedo a togliermi un paio di sassolini che da troppo tempo avevo nelle scarpe. Premetto che è solo per chiarire il semplice andamento dei fatti, che vengono abbondantemente a tutt’oggi travisati da qualcuno, che procedo a questa ricostruzione. Se noi di Riprendiamoci il Pianeta avessimo avuto intenti polemici li avremmo già ben esplicitati da tempo, e questi intenti non ci sono nemmeno oggi, solo che non si può assistere a questo livore manifestato da alcuni nelle chat nei nostri confronti partendo da delle menzogne. Siccome non ci mancheranno critiche e avversari politici da qui innanzi, vorremmo che perlomeno nell’ambito del supposto territorio amico, non giungessero pugnalate alla schiena. Bene procediamo.
Nel 2017, in piena onda del movimento freevax, Riprendiamoci il Pianeta ha organizzato moltissime iniziative, dalle manifestazioni, ai convegni, alle serate informative. Tante di queste iniziative mi hanno visto personalmente percorrere in lungo e in largo l’Italia con il dottor Dario Miedico, che ho imparato a conoscere, stimare, e considerare come amico e combattente per la libertà, in questo paese sull’orlo del baratro.
Sul finire del 2017 fui contattato da una persona che già conoscevo, e che faceva parte del gruppo dirigente del neocostituito SìAmo. Mi chiese di partecipare come Riprendiamoci il Pianeta alla presentazione del partito, contribuendo sia operativamente che come candidati, perché pareva che non ce la facessero a presentarne a sufficienza. La cosa era già in fase avanzata, e il tutto doveva avvenire con una certa fretta.
Con la mia associazione, abituati a una discreta precisione organizzativa, valutammo che le cose come ci venivano presentate erano molto fumose, anche dietro a nostre richieste molto precise, non arrivavano delle gran risposte. Non si capiva chi c’era veramente dentro a questa barca, non si capiva il programma, non era per niente chiara la procedura organizzativa da seguire, ed i tempi erano molto stretti. Navigando da tempo nel mare dei tentativi di opposizione a questo sistema, valutammo anche, fin da subito, che questa potesse essere un’operazione destinata volutamente al fallimento, per impedire qualsiasi risultato elettorale ad un movimento che, per quanto disorganizzato, poteva avere una sua consistenza.
La valutazione che ci convinse a partecipare a quella che si presentava come una follia, fu che ci poteva effettivamente essere uno spazio politico nel paese favorevole all’argomento, e soprattutto il grande rispetto e la considerazione che avevamo, ed abbiamo, per il dottor Miedico. Quindi sostanzialmente lo abbiamo fatto per poter dare una possibilità almeno a lui di entrare al parlamento nazionale. Da lì è iniziato un vero e proprio calvario, perché una volta acquisite le circa trecento candidature che fornimmo come Riprendiamoci il Pianeta, fummo messi subito in stand by operativo. Infinite volte ci siamo detti pronti a dare il nostro contributo organizzativo, pratico, ma altrettante infinite volte ci siamo trovati davanti a dei muri di gomma e di fumo.
Si telefonava a Torino e ci veniva data una versione delle cose, nel frattempo i nostri candidati venivano chiamati da Roma, e da lì arrivavano direttive completamente diverse. Abbiamo più volte evidenziato che c’erano errori procedurali nella preparazione delle liste e dei documenti, ma ci veniva detto che non era vero, che andava bene così. Ma il dato di fondo è che eravamo centinaia di persone tenute ferme, volutamente, che avrebbero potuto dare un bel contributo alla cosa. In tutto questo, ovvio che crescevano i dubbi, sulla vera volontà, perlomeno da parte di qualcuno del gruppo dirigente, di voler veramente portare a termine l’opera.
Abbiamo resistito fino alla consegna delle firme, con almeno trecento persone alle quali era stato sostanzialmente detto, nel caos operativo di quei giorni, di stare ferme che non c’era nulla da fare. Ancora mentre stavamo andando ad autenticare le nostre firme di candidato (ricordo proprio che stavo entrando nel mio comune di residenza) arrivò un sms che annunciava l’ennesimo cambio di procedura.
Quindi chiamai il mio contatto torinese e gli chiesi quale fosse veramente la situazione, a fronte di un cambio che avrebbe impegnato i nostri associati, senza preavviso visto che secondo il direttivo non avrebbero dovuto fare niente, a dover prendere almeno una settimana di ferie per andare in giro per comuni a raccogliere firme. Vista anche la defezione del Codacons (buono questo!) che avrebbe dovuto, secondo il direttivo, garantire le sedi per la raccolta e l’autentica delle firme. Il bello che noi in effetti avevamo telefonato alle sedi Codacons locali in anticipo, per organizzarci, sentendoci rispondere che loro non ne sapevano niente di tutto questo, e che comunque di sicuro non avrebbero fatto niente. A quel punto la situazione di follia ha raggiunto veramente il culmine. Prima mi dici che dobbiamo stare tranquilli, che noi non dobbiamo fare niente, poi all’improvviso che dovremo impegnarci di corsa in una settimana per raccogliere firme.
Ma ancora tanti avrebbero voluto correre, nonostante la situazione fosse da ceffoni agli organizzatori, chiamiamoli così tanto per dire. Però… però… c’è stata quell’ultima frase del mio contatto del direttivo che a proposito della raccolta firme mi disse: “non ce la faremo mai nemmeno a spedirle”. A quel punto mi sono sentito la responsabilità di centinaia di persone che avrei dovuto praticamente costringere a prendersi ferie dall’oggi al domani per correre dietro a un’operazione che un’organizzatore mi aveva appena detto che era fallita in partenza. Voi cosa avreste fatto? Penso che li avreste mandati affa molto prima… ma noi resistevamo per Miedico…
Nonostante questa disorganizzazione, che io sospetto abbondantemente voluta, molti di noi non ritirarono comunque le candidature, e soprattutto, per esempio a Bologna, chi si era preso l’impegno di presentare le firme lo fece, in mezzo a infinite difficoltà, facendo addirittura notte per uffici per adempiere al compito. Quindi, per piacere, che nessuno si azzardi a dire che Riprendiamoci il Pianeta ha boicottato SìAmo in quella campagna elettorale, o se proprio lo vuole fare venga a dirmelo di persona guardandomi negli occhi. Soprattutto tenendo conto che all’epoca siamo stati comunque belli zitti, e non abbiamo fatto polemiche pubbliche per non danneggiare le risicate possibilità di un qualche esito positivo.
Per non considerare poi l’orrido politico poltronistico che nel frattempo si era mosso in fase di ricerca di alleanze che potessero sostenere il nascituro partito. Roba che non deve far parte nemmeno del pensiero di chi veramente voglia lavorare per dare verità a questo paese. Quindi ci capirete se poi, volendo comunque contribuire alla nascita di un movimento politico che tenti di incidere su questo contesto italiano da dittatura farmaceutica, non abbiamo pensato subito a SìAmo.
Con questo, sia individualmente, che come Riprendiamoci il Pianeta, ribadiamo la nostra massima stima nel dottor Miedico, vero infaticabile combattente per la libertà di scelta, uomo dal cuore grande, e in tutti quei genitori che si sono sacrificati credendo in SìAmo, e che magari ancora ci credono. Le battaglie che affronteremo non ci vedranno mai su fronti opposti. Prova ne sia, la sincronicità occorsa mentre scrivevo queste righe. Infatti, ieri sera mentre stavo scrivendo proprio di lui, mi ha telefonato Dario Miedico complimentandosi per la discesa in campo di Vaccini Vogliamo Verità, al che gli ho letto in diretta quello che stavo scrivendo. È stato un caldo momento di sincera amicizia, nel quale abbiamo confermato la nostra disponibilità a collaborare per gli obiettivi comuni, perché non dobbiamo dimenticare che il problema vero, fra i tanti, è l’obbligo vaccinale, e non le nostre personalità.
Per cui non vogliamo dividere niente, solamente abbiamo forse la presunzione di poter esprimere una adeguata determinazione ed organizzazione per realizzare l’obiettivo dell’abrogazione dell’obbligo vaccinale in Italia, e non vogliamo essere frenati da chissà quali impedimenti, com’è già successo, per cui…
avanti, ora e sempre LIBERTÀ!!